Dopo l’articolo pubblicato ieri dalla nostra testata, dal titolo “Pugliese al Nazareno, Flora a casa Renzi, Enzo alla porta da Cesa: tutti a caccia di un posto per l’onorevolina” (QUI), la coalizione de “La Prossima Crotone” s’appella di diritto di replica per spiegare le sue “verità” politiche su quanto riportato nel nostro “fondo”, e che pubblichiamo a seguire ed integralmente.
“CN24 sconfigge la “legge dei grandi numeri”. C’è da stupirsi ogni giorno e ogni giorno di più. Sfogliando le pagine di CN24, oltre ad una preoccupante ossessiva ossessione per Enzo Sculco, non c’è la ben che minima traccia di notizie o informazioni, ma solo un lungo lunghissimo ciarlare sempre delle stesse cose, sempre degli stessi argomenti, sempre, però, tenendosi alla larga dalla verità e dai fatti, oscuri oggetti dei desideri per chi ha trasformato un organo di informazione in un pessimo e noioso libro di favole.
Per l’ennesima volta, e solo per amore della verità, ci troviamo costretti a chiedere un diritto di replica (spesso negato) per ripristinare un barlume di verità.
Ci siamo meravigliati dello sforzo di fantasia di alcuni “redattori”, sempre e assolutamente anonimi e nascosti sotto pseudonimi, che questa volta, con il pezzo pubblicato oggi lunedì 23 settembre, dal titolo “Pugliese al Nazareno, Flora a casa Renzi, Enzo alla porta da Cesa: tutti a caccia di un posto per l’onorevolina” (QUI), hanno decisamente superato sé stessi.
Eppure alcune informazioni sono alla portata di tutti, compreso di Cn24, basterebbe chiedere.
E andiamo ad affrontare punto punto e a chiarire determinate cose, così come siamo stati costretti a fare su un'altra testata che oggi ha pubblicato la stessa notizia, quasi come se fosse scritta dalla stessa mano.
Ugo Pugliese in data 8 agosto 2019, quasi un secolo fa, quando c’era ancora Salvini al Governo, quando Renzi faceva parte del PD, non oggi, non due giorni fa, con apposita lettera è stato invitato da Zingaretti ad un incontro dei sindaci, allargato anche ai primi cittadini espressione del civismo territoriale.
Il Sindaco Pugliese ha semplicemente deciso di accettare l’invito e partecipare ad un incontro interessante, soprattutto visti i temi trattati: i problemi delle città e non l’appartenenza di Tizio o Caio.
Nessuna adesione, quindi, nessuna tessera, nessuna iscrizione, nessun passaggio (QUI). Ma soprattutto nessun ambasciatore a chiedere posti e posticini, candidature o fesserie di questo tipo.
Così come fa sorridere che una “goliardata” pubblicata su Facebook, e non da Flora Sculco ma da altri, dia il “La” a congiunture politiche basate sul nulla.
L’on. Flora Sculco, com’è noto a tutti, è il leader del movimento “Calabria in Rete”, che dal 2014, ovvero fin dalla sua elezione, si è collocata nella coalizione di centrosinistra, dove attualmente esercita il proprio mandato.
Senza doppiezza o ambiguità, ma desiderando con sincerità che tutto il centrosinistra, in questa circostanza di rinnovo del Consiglio regionale, Flora Sculco sta lavorando affinché il centrosinistra sappia compiere scelte unitarie, che sono le uniche che possono garantire il successo della coalizione.
Chiarito tutto questo, e messo in risalto come assurde siano le congiunture pubblicate nell’articolo su citato, veniamo alla parte più esilarante e contestualmente più falsa.
Non si può più accettare che, ogni qualche volta, Enzo Sculco si prenda qualche giorno di ferie (sarà difficile da credere ma capita anche a lui), magari all’estero, come in questo caso, lontano da Roma, lontano dall’amico Cesa e lontano anzi lontanissimo dal centrodestra, escano fuori le teorie più bizzarre di fantomatici incontri non solo non avvenuti ma neanche cercati.
Che il rapporto tra Enzo Sculco e Lorenzo Cesa ci sia e sia datato, lo sanno anche le pietre, ma che ogni qual volta ci sia un alito di vento, Enzo Sculco corra a Roma dall’amico Cesa è una delle assurdità più divertenti che si possa scrivere.
Infine, consentiteci di fare i complimenti a chi è riuscito anche a contraddire il teorema di Bernoulli, detto comunemente “legge dei grandi numeri”. Nonostante i numerosi, numerosissimi pezzi su Enzo Sculco, mai una volta si è riusciti ad azzeccare una sola verità. Un primato di cui non andare molto orgogliosi.
Noi intanto stiamo conservando tutto, così che, come ama dire sempre CN24, possano andare al vaglio di “organi competenti”.
Segreteria Politica, La Prossima Crotone
Il fatto che la verità la sappiano sempre e solamente loro, anzi solo Lui, ci lascia inquieti
Ancora una volta con arroganza e tracotanza leggiamo ed “assistiamo” allo squallido spettacolo di una formazione politica ormai evanescente e quasi inconcludente che si autodefinisce come consegnataria di assolute verità del tutto inesistenti e molto spesso non corrispondenti ai fatti.
Lo squallido modo con cui concepiscono la civile e ordinata dialettica democratica non solo ci allarma ma ci induce ancora una volta a segnalare per questo tramite alle competenti autorità, Procura della Repubblica e Prefetto, l’abnorme situazione che si è venuta a creare tra siffatti detentori del potere locale e regionale ed il libero esercizio costituzionale della cronaca politica e della più alta funzione della critica giornalistica, continuamente minacciata e intimorita con lettere di risposta che mai entrano nel merito nelle questioni più importanti ma tracimano in gravissime e pesantissime allusioni.
Tra odor di arrosto e senile paura di “arresto cardiaco” ci sta pure che a un uomo colto e raccolto come Enzo Sculco che si è “letterariamente” istruito e formato alla nota “Accademia delle Barbabietole di Strongoli” possa sfuggire un plateale “cefalo” che per noi è un delizioso ossimoro sulla “preoccupante ossessiva ossessione” di Cn24.
Se non vuole correre il rischio di essere ancora una volta “rimandato a settembre” lasci stare la penna l’onorevole Sculco e si dedichi ad altre arti e svaghi che magari gli sarebbero più congeniali, non prima di consigliargli per la consigliere Sculco di usare, almeno in questo caso, non la “legge dei grandi numeri” elettorali ma almeno il principio di genere grammaticale, ragion per cui, a suo scrivere in “l’on. Flora Sculco, com’è noto a tutti, è il leader del movimento Calabria in Rete”, torni ad essere almeno per qualche volta non un “leader” al maschile bensì “una leader” più naturalmente declinata al femminile.
Nonostante l’italiano resti una chimera per l’estensore di questo sconclusionato e molto insufficiente compitino assegnato dal “capo della Verità”, ci dicano “lor signori” quali sono i veri nomi e cognomi di questa a noi davvero oscura “segreteria politica” della Prossima Crotone, insomma almeno una sigla di chi e quanti hanno approvato e sottoscritto simile scempio d’elaborato in pomposa carta intestata, un testo che dir si voglia al massimo si appropinqua ad una replica ma che in realtà trasuda soltanto astio, rancore, acidità di stomaco e atrabiliosità, maldestramente dissimulata in un ragionamento sulle “verità” del grande blek che farebbe sganasciare dalle risate persino il Professor Occultis, viste le melense e stolte minacce che continua a sciorinare verso il libero esercizio del giornalismo politico d'informazione.
Semmai, al contrario, qui di anonimo e non firmato c’è solo questa sconosciuta quanto ormai ricorrente “Segreteria Politica La Prossima Crotone”, che si scaglia contro chiunque scriva in cronaca politica come una sigla inquietante, una firma misteriosa, dietro cui non sappiamo chi si cela realmente, chi usufruisce della protezione del grande blek senza metterci la faccia, se non altro per chiamarli, ad uno ad uno, se sono in associazione, a testimoniare in caso di un costantemente minacciato contenzioso giudiziario.