Lo scorso aprile il Comune di Crotone annunciava di aver aperto un conto corrente dedicato alla raccolta di donazioni da parte dei cittadini per aiutare le famiglie in difficoltà nell’acquisto di generi alimentari e di prima necessità. Ma ad oggi non sappiamo né l’importo raccolto né la sua eventuale destinazione.
di Francesco Placco
Entrati nel pieno della Fase 3, l’emergenza coronavirus sembra ormai un ricordo lontano. La parola d’ordine adesso è ripartire, ricominciare, e fronteggiare al meglio le difficoltà economiche che verranno.
Difficoltà economiche che si sono già palesate durante il periodo di lockdown, con le aziende e le imprese “strette” nella morsa dei costi e delle scadenze, i dipendenti cassintegrati che hanno iniziato a vedere i primi versamenti solo dopo mesi (LEGGI) e le famiglie a basso reddito che hanno dovuto attendere piuttosto a lungo per i buoni spesa (LEGGI).
Vicenda, quella dei buoni spesa, che di recente è tornata agli onori delle cronache per via degli importi non ancora erogati. Dopo un primo versamento avvenuto nella seconda metà di aprile, erano rimasti nelle casse del Comune oltre 300 mila euro. Soldi che sono rimasti fermi per un mese intero, prima di essere assegnati in questa prima settimana di giugno.
Oltre ai quasi seicentomila euro ricevuti a livello nazionale (LEGGI) la città beneficerà presto di un altro fondo a livello regionale, con uno stanziamento da dieci milioni per ulteriori buoni spesa (QUI) da elargire alle famiglie in difficoltà. Inoltre, esiste anche un altro tesoretto del quale, però, attualmente si hanno pochi dettagli.
Ad inizio aprile è partita l’iniziativa Crotone Solidale (QUI), con la quale il Comune ha aperto un conto bancario “nel quale far confluire le donazioni di cittadini e aziende al fine di incrementare le azioni di solidarietà alimentare e di sostenere l'acquisto di beni di prima necessità”.
Un’iniziativa lodevole e verso la quale sarebbe inopportuno muovere qualsiasi critica, se non fosse che, ad oggi, non si conoscono ancora i risultati raggiunti.
Non sappiamo se l’importo raccolto sia già stato speso o se sia in attesa di essere impegnato e, a voler essere impiccioni, non sappiamo neppure a quanto ammonta il totale delle donazioni.
Sia ben chiaro: non si tratta di giudicare la generosità dei crotonesi, che sicuramente avranno risposto all’appello e contribuito per quanto possibile.
Tuttavia, con la fase emergenziale oramai alle spalle, sarebbe opportuno un minimo di trasparenza in più da parte dell’ente, che sull’argomento non sembra essersi più espresso dallo scorso aprile.