“Gli addii possono essere sconvolgenti, ma i ritorni sono sicuramente peggio” (Margaret Atwood). A volte ritornano: è il refrain che sta caratterizzando questa campagna elettorale per le comunali (anomale) a Crotone, non fosse altro che per la stagione estiva in cui si sta svolgendo.
di Sr* l’Impertinente
Un ritornello che non si riferisce solo ai singoli “personaggi” - non sono pochi - tornati sulla scena politica dopo qualche anno (in alcuni casi lustri) di letargo, risvegliati dal profumo delle urne e dalle prospettive di poltrone.
Ricompaiono anche “fantasmi” - politicamente parlando, s’intende - nel senso che la scena politica l’hanno ufficialmente abbandonata o che comunque non dovrebbero esserci più, con uno dei paradossi tanto in voga in terra crotonese.
Il riferimento è all’ex sindaco, Ugo Pugliese, fuori dai giochi ormai da novembre scorso, essendosi dimesso dedicandosi al lavoro, famiglia e all’amata pesca in barca.
Nonostante ciò nella graduatoria della Governance poll del Sole 24 Ore sul consenso degli amministratori, governatori e primi cittadini, non solo si è classificato come il primo dei sindaci calabresi in carica ma anche con un incremento dell’1,7%.
Tenuta salva la validità di queste di classifiche e valutazioni, ritornano in mente le nostre parole, quando affermavamo che Pugliese avrebbe fatto certamente meglio qualora si fosse astenuto dal fare qualcosa (in Comune).
“Quando non si può
tornare indietro,
bisogna soltanto
preoccuparsi
del modo migliore
per avanzare”.
(Paulo Coelho)
Tra i ritorni c’è anche quello di Gaetano Grillo, che ci ha tenuto a far sapere a tutti come offra la sua candidatura a sindaco della città al grido che “per governare ci vuole esperienza e competenza” (QUI).
Nell’ufficializzare la candidatura, poi, il buon Grillo più orante che parlante, vista la sua professione forense, non ha mancato di sottolineare quanto le buone opere dell’ex sindaco Pasquale Senatore in realtà fossero merito suo.
Ma per fare il sindaco ci vogliono anche liste e voti, e Grillo sta cercando chi abbia bisogno di una guida e che lo acclami condottiero per riconquistare la poltrona su cui si era già assiso in passato.
“Niente come tornare
in un luogo
rimasto immutato
ci fa scoprire quanto
siamo cambiati”.
(Nelson Mandela)
Come avevamo già scritto in tempi non sospetti è tornato in auge anche un altro ex sindaco dalla carriera decennale, Peppino Vallone, in testa ad una “fazione” del Partito Democratico in cerca di redenzione a autonomia.
Quella parte del Pd, per intenderci, in strenua opposizione all’abbraccio - per più di qualcuno mortale - con Sculcolandia, territorio impervio che lo stesso Peppino ha pur frequentato in passato ma che dopo appena una consiliatura gli ha fatto prender coscienza non fosse proprio la terra promessa.
Ma adesso, e grazie a questa “battaglia” è stato rivalutato perfino da associazioni, movimenti e parti del terzo settore che quando era sindaco in carica avevano dipinto invece alla stregua di un Belzebù o giù di lì.
“Gli uomini sognano
più il ritorno
che la partenza”.
(Paulo Coelho)
Restando in casa Pd: questo fine settimana sarà quello della contesa finale con l’assemblea cittadina fissata alla presenza del commissario di federazione Franco Iacucci e quello regionale Stefano Graziano.
Si deciderà (?) una volta per tutte il nodo alleanze. In pratica se stare con Sculcolandia oppure cercare altri pascoli, anche se l’assemblea sembra ormai orientata a confermare e rafforzare una decisione già presa nelle scorse settimane.
Ed il tutto, sotto gli occhi di un Iacucci piuttosto ondivago sulla vicenda ed adesso orientato per il No, e un Graziano a cui non dispiacerebbe avere qualche possibilità di vittoria (QUI) dopo una serie infinita di legnate elettorali.
“Per quanto un albero
possa diventare alto,
le sue foglie, cadendo,
ritorneranno
sempre alle radici”.
(Proverbio cinese)
Un altro indizio su come il cielo si stia schiarendo sul centrosinistra, il fatto che Crotone in cammino, il nuovo brand della Prossima, abbia fissato una sua di assemblea per martedì prossimo: giusto per mettere un po’ di pressione al Pd!
Entrambi gli appuntamenti, tra l’altro, si terranno nella stessa location (per qualcuno un ulteriore indizio), cioè la sede di Italsystemi, di Antonio Bevilacqua, anch’egli abbastanza interessato alle imminenti elezioni.
Se però, e viste le particolarità della politica cittadina, l’accordo con il Pd non dovesse farsi allora proprio Crotone in movimento potrebbe annunciare un suo di candidato, magari Gianfranco Turino, a meno che non ci sia un ritorno in campo (poco probabile) del grande Blek.
“Occorre sempre
seminare dietro
un pretesto
per tornare,
quando si parte”.
(Alessandro Baricco)
Ma “Se Atene piange, Sparta non ride”: Nel centrodestra infatti la situazione è, se possibile, ancor più fluida (ci si passi questo termine bonario per non dire che è incasinata, un po’ meno elegante) con dubbi e candidati caduti in serie: come Pasquale Criscuolo e, da ultimo, Vincenzo Calfa.
In pratica, all’interno della coalizione ad andar d’accordo sono solo Lega e Fratelli d’Italia con i rispettivi segretari provinciali Giancarlo Cerrelli e Michele De Simone, soprattutto quando si tratta di criticare le scelte di Sergio Torromino (Forza Italia) (QUI).
Più articolate, invece, le posizioni dei vari movimenti, anche loro piuttosto ondivaghi, avvicinandosi o allontanandosi di volta in volta, anche da parte di quei cespugli che si credono alberi.
“Il destino, quando
apre una porta,
ne chiude un’altra.
Dati certi passi avanti,
non è possibile
tornare indietro”.
(Victor Hugo)
E come se i problemi fossero pochi è arrivato nello schieramento anche il carico messo sul tavolo dall’Udc e dal suo referente provinciale, Vincenzo Camposano, che si è lamentato di essere stato escluso da incontri e decisioni.
Camposano ha messo sul piatto e subito il risultato delle scorse regionali dove l’Unione di Centro ha preso circa il 7%, voti che hanno contribuito all’elezione di donna Jole Santelli. Adesso, invece, si sente trattata come un fantasma, nel senso di figura impalpabile.
Allora, come i bambini che subiscono un torto chiamano i più grandi in soccorso, in questo caso il leader Lorenzo Cesa, minacciando eventuali ripercussioni a livello nazionale se le cose non cambieranno.
“Tornano tutti. Alcuni perché
non trovano di meglio,
altri per solitudine
e i peggiori per vedere
come stai senza loro”.
(CannovaV, Twitter)
Il realtà il problema dell’Udc crotonese e del suo referente è che lo stesso partito è stato, nella precedente consiliatura, una costola della Prossima Crotone, leggasi Sculcolandia.
Non a caso - secondo quei soliti buontemponi malpensanti e detrattori a cui ovviamente noi non crediamo - per questa ragione proprio la moglie di Camposano, anche lei avvocato, si trovi ancora nel Cda di Akrea, su designazione della precedente amministrazione.
Ed allora, gli alleati chiedono al referente provinciale dell’Udc una sorta di prova di lealtà, cioè di far dimettere la consorte da quest’ultimo incarico, ma la risposta pare esser stata netta e schietta: “Ccà nesciuno è fesso”!
“Quelli che sono sempre
di ritorno da tutto
sono quelli che
non sono mai andati
da nessuna parte”.
(Antonio Machado)
Intanto la città è sommersa dai rifiuti, manca e spesso l’acqua, si invoca la disinfestazione e la derattizzazione un po’ ovunque, gli impianti sportivi sono chiusi e la crisi economica sta generando disastri.
È come se Crotone, manifestando tutti questi problemi, spesso all’unisono, stesse mandando un promemoria ai molti candidati a sindaco in lizza ma che sembrano porre le loro attenzioni altrove.
Più intenti, ad esempio, a scambiarsi accuse e invettive, a criticarsi gli uni con gli altri se non ad auto elogiarsi, a compiere piroette degne del miglior trapezista, piuttosto che prendere coscienza di una situazione che semplice non lo è affatto.
Ed è per questo che, per l’appuntamento di settembre, i cittadini dovranno stare con gli occhi e le orecchie ben aperte, perché si sa, quando i ciucci si bisticciano, i barili si rompono… e non solo i barili!
*Simbolo dello Stronzio