Col maltempo esonda (di nuovo) il Fallao: i residenti allagati chiedono interventi

5 dicembre 2022, 09:00 Imbichi

Il diffuso maltempo dell'ultima settimana ha interessato tutta la fascia jonica calabrese, provocando danni sia sulla costa che nell'entroterra. Al netto delle situazioni più gravi, anche la città di Crotone è stata interessata da allagamenti piuttosto estesi, provocati da una problematica - evidentemente irrisolta - di cui ci eravamo già occupati.


di Francesco Placco

La città infatti è stata colpita da ben due trombe d'aria - una si è conclusa sul lungomare, l'altra è passata su Capo Colonna - mentre le forti piogge non hanno provocato particolari disagi, al punto che la maggior parte di noi ha pensato, almeno a questo giro, di averla scampata. Ma così non è, e come al solito basterebbe guardare un po' al di fuori del centro cittadino per rendersi conto dei numerosi disagi che il maltempo ha provocato anche questa volta.

Queste settimane a cavallo tra novembre e dicembre sono state caratterizzate da continue allerte meteo, di cui un arancione (LEGGI), ed in soli nove giorni sono piovuti poco più di 168 millimetri di pioggia, venuti giù quasi sempre nottetempo. Un picco si è verificato lo scorso 30 novembre, quando la stazione pluviometrica cittadina ha segnato 46,6 millimetri di pioggia in poche ore (tra le 4:00 e le 6:00 del mattino).

Non parliamo di quantità d'acqua enormi, anche perché sono piovute in momenti diversi, a distanza di ore o anche di giorni. Eppure, queste "modiche" quantità di pioggia hanno portato ad una nuova esondazione del torrente Fallao, di cui mi ero occupato già due anni fa (LEGGI). Perché a distanza di due anni, nulla è cambiato: i residenti della zona si trovano cronicamente sommersi dall'acqua proprio tra novembre e dicembre, e continuano a non sapere a chi rivolgersi per manifestare le loro preoccupazioni.

Due anni fa la forza dell'acqua aveva rotto alcuni argini in cemento, in particolar modo nel tratto finale. Nonostante i lavori previsti e le attività manutentive svolte - consistenti prevalentemente nello sfalcio di piante ed arbusti in prossimità dei ponti stradali - sembra di trovarsi di fronte ad un perpetuo ed inevitabile de-javù. Perché nonostante tutto quello che è stato e non è stato fatto, ancora una volta i residenti si trovano con l'acqua in casa.

Sarebbe inutile ripetere nuovamente quanto già scritto, visto anche il fatto che si tratta di argomenti già affrontati ed, in un certo senso, triti e ritriti. Resta però la domanda: perché continuano a verificarsi questi eventi? Perché accadono anche con precipitazioni relativamente basse? E sopratutto, il corso dei canali (non solo il Fallao, ma di tutti i canali cittadini) è stato gestito come preventivato, in questi due anni?

Domande che si spera trovino una risposta, e che qualche mese fa avevo posto anche per l'Esaro (LEGGI). Qualcuno ha definito la richiesta di pulizia come un'intervento inutile, addirittura "impossibile", perché bisognerebbe fare altro. Bene: lo si faccia. Lo si preventivi. Lo si cerchi di imporre negli interventi che saranno finanziati con il fantomatico Pnrr.

E se ne dia contezza ai residenti, che da anni chiedono risposte venendo sistematicamente ignorati.