Ci siamo allineati. Anche Catanzaro si iscrive al sito di grande interesse giudiziario cui sono già approdati Milano, le Marche, la Liguria etc. etc., a coprire quasi l’intero territorio nazionale. Ma da noi l’andazzo non preoccupa minimamente il sig. Sindaco Voce, che, impavido ed imperterrito, pare ripercorrere gli annunci trionfali della buonanima di Pasquale Senatore, presenziando con piglio magnificente ad ogni nuovo conato di opera che infiora la Città.
di Diderotto
E però il tempo volge al brutto anche in Calabria, tanto che addirittura il Presidente Occhiuto è caduto sotto la lente acutissima della Giustizia (QUI), e questo dovrebbe indurre a maggiore sobrietà il banditore di casa nostra che proprio per la sua affettuosa consuetudine con il surriferito Presidente potrebbe scoprire di essere suo malgrado su terreno infetto.
D’altronde i sintomi già si notano in Città, sia per gli attenzionati incarichi ed appalti (QUI) sia per l’anziano problema, irrisolto, delle opere abusive a tappeto, che, senza alcuna necessità abitativa, hanno ormai infognato l’edilizia a Crotone, senza dimenticare l’aurea approssimazione nella redazione dei progetti, inutili ma sempreverdi, che il più delle volte ignorano il necessario studio geologico propedeutico a qualunque intervento.
Sembra una boutade. Non lo è
Sembra una boutade. Purtroppo non lo è. L’esempio eclatante si è materializzato con i lavori della ex Piscina Coni di Via Cristoforo Colombo.
Ebbene, esecutori ed Uffici comunali sono rimasti stupiti di trovarsi di fronte ad una falda di acqua dolce ed a resti di una palificazione originaria.
Il fatto denota che nessuno studio geologico avrebbe preceduto la redazione del progetto, ma anche che non sarebbero stati consultati gli elaborati progettuali originali con gli accorgimenti adottati nell’Anno Domini 1956.
Le spine su cui poggiano le terga
Sempre salvi ed impregiudicati i problemi degli appalti, degli incarichi e dei concorsi, che riguardano la trinità Comune di Crotone, Provincia di Crotone e Comune di Cirò Marina, che è già grasso che cola.
Egregio Sindaco ed egregio Assessore all’Urbanistica, non occorre essere disonesti, basta essere incompetenti e superficiali per fare danni alla Città.
Anzi, penso che l’Assessore al ramo (come chiamavano Tarzan), ma pure quello ai LL.PP., dovrebbero iniziare a contare le spine sulle quali poggiano le terga, perché con questi chiari di luna, con GdF et similia che incrociano in questi tempi gli uffici comunali e provinciali, non ci vuole troppo impegno per pungersi. Tutti. Occhiuto docet.