La vicenda del deportato Giovanni Grillo in un incontro al liceo Fermi
L’auditorium “Antonino Scopelliti” del Liceo Statale “Enrico Fermi”, nel quartiere Lido di Catanzaro, questa mattina, 12 febbraio, è stato affollato di studenti in occasione dell’evento “Giovanni Grillo da Melissa al Lager. La vicenda di un deportato calabrese. Le nuove generazioni custodi della memoria”, organizzato dall’Associazione Nazionale Carabinieri - sezione "Giuseppe Arruzzo" di Catanzaro, con la collaborazione del Liceo "Fermi" e con il patrocinio gratuito del Comune di Catanzaro – Assessorato alla Pubblica Istruzione e della Provincia di Catanzaro. L’intento dell’iniziativa è stato quello di porre luce sui deportati e internati militari nei campi di concentramento tedeschi, ripercorrendo l’esperienza drammatica vissuta da Giovanni Grillo, giovane militare originario di Melissa, piccolo paese in provincia di Crotone, testimoniata, nel corso dell’evento, dalla figlia Michelina Grillo e peraltro raccontata, con il prezioso supporto dei documenti forniti dalla stessa, dal giornalista Gennaro Cosentino, nel libro “Giovanni Grillo da Melissa al Lager. La vicenda di un deportato calabrese”,
Giovanni Grillo, come tanti altri militari, durante il secondo conflitto mondiale, è stato deportato nei lager nazisti. Ha scelto con coraggio la Patria, mantenendo fede al suo giuramento. E ha rinunciato alla libertà e alla dignità, andando incontro a fame, freddo, violenze e lavoro coatto. Uomini di tale spessore, che, combattendo una “guerra senz’armi nei lager”, hanno contribuito a creare in Patria terreno fertile e aperta adesione alla Resistenza nazionale e alla lotta antifascista, non possono essere dimenticati, anzi, secondo gli organizzatori, devono essere esempio per i giovani, chiamati a custodire la memoria. L’iniziativa ha dimostrato come la scuola non sia solo luogo in cui apprendere nozioni fini a se stesse, ma luogo di riflessione, per indurre le nuove generazioni a riappropriarsi di quei diritti universali che hanno animato l’esistenza degli internati militari, oggi spesso dimenticati insieme alle loro sofferenze e al loro sacrificio.
“I superstiti dei campi di concentramento non ci sono più, la trasmissione orale si sta impoverendo e occorre invertire la rotta recuperando la storia di questi uomini”, ha detto Michelina Grillo, che, con il suo intervento dal sapore storico-morale, ma soprattutto intriso di emozione, quella tipica di una figlia i cui occhi non dimenticano quel papà normale e al contempo speciale, ha saputo catturare l’attenzione dei circa trecento studenti presenti. Per la figlia di Giovanni Grillo è indispensabile approfondire la narrazione attraverso la lettura dei documenti, tracce certe, palpabili, della storia passata, che, nel presente, possono aiutare a riflettere e a fare scelte giuste. “Le scelte giuste si fanno solo se si ha una grande attrezzatura interiore e culturale, che viene dalla lettura, dallo studio, che oggi vi sembra imposto, ma che - ha precisato Michelina Grillo - è invece l’alimentazione della forza del proprio io, della propria personalità”. E ha aggiunto: “Studiate per crescere in creatività e in saggezza di vita”. L’incontro, moderato dalla giornalista Assunta Panaia, ha visto la partecipazione e l’intervento anche del Dirigente scolastico del Liceo Statale “E. Fermi”, Luigi Antonio Macrì, e del Presidente della sezione ANC “Arruzzo”, Maurizio Arabia, del Prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, del Comandante provinciale dei Carabinieri, Colonnello Ugo Cantoni, dell'Assessore Comunale alla Pubblica Istruzione, Fabio Talarico, del Consigliere provinciale, Emilio Verrengia, del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Catanzaro, Angela Riggio, del Sindaco del comune di Melissa, Gino Murgi, e del docente del Liceo “Fermi”, Alessandro Fantini. Tanti sono stati le riflessioni e gli stimoli offerti ai ragazzi.
“Il lager non è una prigione normale. Segna dal punto di vista fisico e morale. Il rischio di vivere esperienze analoghe c’è anche oggi, per questo dobbiamo interiorizzare queste vicende e tradurle in esperienze di vita”, ha detto il Prefetto Latella. Una consapevolezza che ha accomunato tutti gli intervenuti, i quali, con toni diversi, hanno ribadito l’importanza di ricordare il passato per vivere il presente da uomini giusti, che sanno bene distinguere cosa è bene e cosa è male. Il presidente ANC “Arruzzo”, Arabia, ha sottolineato che, attraverso la storia di Giovanni Grillo, narrata nel libro, “possiamo prendere coscienza degli avvenimenti degli anni del nazifascismo e al contempo dei valori che erano propri degli uomini del passato. Si può riflettere su aspetti fondamentali dell’esistenza umana come la fede e l’amore, in modo che queste vicende non siano appannaggio dei soli specialisti della materia, ma possano essere metabolizzati per poi potere riflettere sui fatti che accadono oggi nel mondo”.
Una lezione di coraggio e di amore per gli ideali, quella di Giovanni Grillo, che, con il coinvolgimento del mondo della scuola, delle istituzioni e dell’associazionismo, attraverso il ricordo vivo, documentale ed emotivo, della figlia, è stata donata alla nuove generazioni come un prezioso tesoro da custodire per un domani migliore. Nel corso dell’evento, iniziato con l’Inno di Italia sulle immagini del comune di Melissa, a riprova che i ragazzi sono custodi dell’esempio del militare di Melissa, sono stati visionati i video degli studenti del liceo Fermi che hanno partecipato al “Premio Giovanni Grillo”, istituito e finanziato da Michelina Grillo, in memoria del padre, e destinato alle scuole secondarie di primo e secondo grado della Calabria. Concorso pluri patrocinato che ha visto, peraltro, lo stesso Liceo catanzarese aggiudicarsi il primo posto nella sezione scuole superiori.