Commissariamento Pd, i membri dell’assemblea nazionale: “Basta alle realtà feudalizzate”
Neanche i membri del Pd nazionale, Enzo Bruno, Simona Mancuso, Marilina Intrieri, rimangono a guardare. I tre hanno infatti deciso di sottoscrivere un documento in cui esprimere dissenso sul commissariamento del Pd di Crotone.
Un provvedimento che per i tre “non rientra nei suoi poteri (il riferimento è a Stefano Graziano, commissario regionale, ndr) e dal sapore fortemente misogino, se si tengono in considerazione anche i comportamenti posti e i modi con i quali lo stesso si è rivolto alla segretaria nelle sue interlocuzioni telefoniche”.
E poi proseguono, affermando che “le pretestuosità addotte dal commissario regionale circa i comportamenti della Stefanizzi evidenziano dei comportamenti, quelli del commissario appunto, che nonostante è stato inviato dalla segreteria nazionale per risolvere il buon andamento del partito regionale si è attivato promuovendo provvedimenti ricostruendo le vicende su fatti falsi e senza tenere in giusta considerazione la partecipazione delle parti".
“Ad oggi, difatti - affermano i menrbi del nazionale - non siamo mai stati convocati ad una riunione di quadri regionali per discutere una seria e proficua azione politica ad eccezione dell’ incontro avvenuto alla presenza di Andrea Orlando. Il Pd della Calabria non ha bisogno di commissari che tramano nell’ ombra per operazioni di piccolo cabotaggio ma di dirigenti politici all’ altezza del compito e che siano in grado di saper affrontare le difficili e complesse problematiche che ci attanagliano".
“Il fatto che Graziano motivi il commissariamento sulla doverosa interlocuzione della segretaria cittadina richiesta dal sindaco della città - proseguono - risulta ridicola e mina le basi di ogni agire democratico. Soprattutto se si considera che la stessa segretaria aveva sottolineato più volte, ed i fatti lo confermano, del ruolo di opposizione che il partito democratico avrebbe tenuto nella città. È chiaro pero, così come è nei doveri degli eletti, che non si nega nessun tipo di dialogo su eventuali questioni nel superiore interesse pubblico".
“Quello che si è verificato a Crotone è di una gravità inaudita - sbottano i tre Dem - se si considerano i termini in cui il commissario regionale ha agito, prestando il fianco alle logiche correntizie che negli ultimi due anni hanno soffocato il partito dove elementi di interesse personale sono prevalsi sugli interessi generali".
"Pertanto, convinti che sia arrivato il momento di unire le forze come più volte ha sottolineato la stessa segreteria nazionale" Bossio, Mancuso e Intrieri richiamiamo "ad un senso di responsabilità i dirigenti nazionali ed il Segretario Zingaretti. E’ ora di dire basta a realtà territoriali feudalizzate perché per troppo tempo siamo rimasti soffocati tra il fuoco amico di guerre correntizie".