Morì in un tragico incidente, Cassano intitola una strada a Raffaele Sbarra
Un doveroso tributo verso un giovane “esemplare” che, nonostante i suoi soli 21 anni, si era già fatto ben volere e stimare da tutti e che, a causa della malattia del papà, aveva dovuto lasciare la scuola e andare a lavorare per portare a casa il pane, per i genitori e i fratelli più piccoli.
Ma anche un segnale forte, un monito per invocare il rispetto delle norme sulla circolazione stradale e strade più sicure, in particolare una, la famigerata Statale 106, di cui è stato una delle innumerevoli vittime.
Accogliendo la richiesta avanzata dall’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, che da anni si batte per porre fine alla scia di sangue sulla “Strada della morte”, come viene tristemente definita la lunga e pericolosa arteria che attraversa tutta la Calabria, proposta ritenuta “condivisibile e da accogliere per il suo significato morale e sociale e per l’importanza che assume per tutto il territorio”, per citare la delibera, la Giunta comunale di Cassano all’Ionio (nel cosentino), il paese dove risiedeva, ha deliberato di intitolare una strada comunale a Raffaele Sbarra, l’appena ventunenne vittima di un terribile schianto tra la sua moto e un’auto occorso appunto lungo la 106 nel territorio di Roseto Capo Spulico il 18 agosto 2012 (QUI).
La cerimonia si terrà proprio il 18 agosto, nel decimo anniversario della tragedia. Il tratto di strada intitolato al giovane si trova, in particolare, nella frazione di Sibari, presso la Bruscata grande (località Millepini).
L’incidente all’epoca fece molto scalpore anche perché l’automobilista, oggi 39enne di Amendolara, che lo aveva causato invadendo la corsia opposta dove sopraggiungeva l’incolpevole motociclista, era risultato ampiamente positivo all’alcoltest: guidava in stato di ebbrezza.
I familiari di Raffaele, in testa la combattiva mamma Loredana Maritato, hanno dovuto sostenere una lunga e dura battaglia per rendere giustizia al loro ragazzo.
Non solo. Mamma Loredana ha portato anche sui media la vicenda del figlio proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica, e i giovani in primis, al rispetto delle regole sulla strada intervenendo, tra le altre, nella nota trasmissione TV7 di Rai 1, nella puntata del 14 febbraio 2020, e chiudendo con un appello che tutti dovrebbero fare proprio: “Quando vi mettete in macchina non pensate solo a voi stessi, pensate alla vita degli altri”.
Nel corso dell’iniziativa organizzata per l’intitolazione della strada a Sbarra verrà nominato Socio Onorario dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” il Maresciallo Maggiore dei Carabinieri Guido Della Sala.
Per la prima volta in Calabria un uomo delle Forze dell’Ordine sarà insignito Socio Onorario di Basta Vittime per l’esemplare operato svolto nel corso del tragico sinistro stradale in cui perse la vita il giovane Sbarra.