Vibo, Scuola Allievi Polizia: il presidente si adopera per scongiurarne la chiusura
Il solenne grido “lo giuro”, espresso, da anni, in segno di fedeltà alla Repubblica Italiana, dagli agenti della Scuola allievi di Vibo Valentia della Polizia di Stato, il presidente della Provincia di Vibo Valentia Andrea Niglia, lo vuol sentire risuonare, ancora a lungo, sotto il cielo Vibonese e, entrando nel merito della paventata chiusura di quello che definisce: «un fondamentale presidio di sicurezza e legalità per il territorio provinciale», stigmatizza l’eventuale scelta di soppressione da parte del Ministero dell’Interno.
«Chiudere un Istituto di tale natura - afferma il presidente Niglia - significherebbe depauperare ancor di più un territorio, qual è quello Vibonese che, più di altre realtà nazionali, sta risentendo, anche a causa di una forte pervasività della criminalità organizzata, i risvolti della crisi economica e sociale che ha investito il nostro Paese».
La Scuola allievi di Polizia di Vibo Valentia è considerata tra le migliori d’Italia. Al suo interno si trova il poligono di tiro, dove si esercitano tutte le forze dell’ordine che operano nel Vibonese. La struttura, che è Centro di soccorso pubblico per le emergenze ambientali, ospita anche la squadra specializzata nella prevenzione del crimine, gli uffici amministrativi della Questura, il reparto cinofilo e gli artificieri. Con il venir meno dell’istituto di formazione ci sarebbe una riduzione sulle strade vibonesi di circa 200 poliziotti. Verrebbero, inoltre, sottratti al territorio 84 posti di lavoro, tra appartenenti alla Polizia di Stato e all’amministrazione civile.
«Non possiamo permetterci di perdere questi servizi importantissimi per il tessuto socio-economico vibonese - ha messo in evidenza in presidente Niglia - e, pertanto, ci attiveremo, in sinergia con i rappresentanti istituzionali, politici e sindacali del territorio, per scongiurare la chiusura della Scuola allievi di Vibo Valentia della Polizia di Stato».