Truffe: operazione “Resort”, pm Vibo chiede 56 rinvii a giudizio
Il pm della Procura di Vibo Valentia, Santi Cutroneo, ha avanzato al gup una richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 56 indagati coinvolti nell'operazione "Resort", scattata il 12 aprile 2012 con la scoperta di una presunta maxitruffa ai danni della Comunità europea, "coperta" da strutture alberghiere riconducibili ai "Bed and Breakfast".
Per altri 7 indagati il pm ha invece stralciato la posizione e trasmesso gli atti per competenza territoriale alla Procura di Lamezia Terme. L’attività investigativa, coordinata dal pm, è stata condotta dalla Guardia di finanza ed i reati contestati a vario titolo agli imputati vanno dalla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche alla malversazione ai danni della Comunità europea, sino al falso ideologico ed alla dichiarazione fraudolenta mediante l'emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Un milione e 300mila euro la somma illecitamente percepita, secondo l'accusa, per la realizzazione di 23 Bed & Breakfast del Vibonese che, ad avviso della Gdf, in molti casi non sarebbero stati neppure realizzati. Fra le richieste di rinvio a giudizio, oltre a quella che interessa il consigliere comunale di Serra San Bruno Giuseppe De Raffele (Forza Italia), altre 18 posizioni riguardano i collaudatori dei B&B inviati dalla Regione Calabria. (AGI)