Barbanti (M5S) su Mozione per il Sud approvata alla Camera
"È arrivato il momento di intraprendere nuove strade per ridare respiro all’economia del Sud - afferma Sebastiano Barbanti, deputato del Movimento 5 stelle - i catastrofici dati del Rapporto Svimez hanno fotografato la condizione da dopoguerra in cui versa il Mezzogiorno d’Italia, stretto tra la morsa di una decrescita infelice e – volutamente? – forzata. Come Movimento 5 Stelle non abbiamo nessuna intenzione di stare a guardare. È con questo spirito che abbiamo messo in piedi una mozione per il Sud che impegni il governo a prendersi precise responsabilità riguardo al futuro di questi territori. Territori che potrebbero essere veramente il motore per la ripartenza non solo dell’Italia, ma dell’intera Comunità Europea.
"Sono in tutto undici i punti che animano la nostra mozione (che vede come primo firmatario Marco Baldassarre, e poi Currò, Rostellato, Barbanti, Tripiedi, Bechis, Chimienti, Ciprini, Cominardi, Rizzetto) che è appena stata approvata alla Camera. Undici punti cui non si puo’ prescindere se il nostro obiettivo reale è quello di modificare una volta per tutte la crisi economica che nel Meridione – al contrario del sistema Paese – è oramai strutturale, contingente ma non congenita o imprescindibile.Dopo aver studiato la storia degli interventi – o simil quali – che inoltre mezzo secolo sono stati messi in campo dai vari Governi per tentare di centrare l’obiettivo, e dopo aver analizzato le cause concomitanti che hanno decretato il fallimento di queste azioni – prime fra tutte anche la soffocante presenza delle organizzazioni mafiose – abbiamo concentrato i nostri sforzi su un progetto che riparta quasi da zero e che agisca simultaneamente su più versanti.Noi proponiamo il miglioramento della capacità d’impiego dei fondi strutturali;
"l’esclusione del calcolo del Patto di Stabilità; e tra le misure eccezionali l’alleggerimento fiscale e contributivo. Proponiamo inoltre di censire le risorse ancora disponibili; la creazione di un Osservatorio sulle infrastrutture del Mezzogiorno; agevolazioni per lo sviluppo di un sistema creditizio e finanziario oltre ad una più responsabile gestione della sicurezza e della legalità. Tutto questo non può prescindere da azioni mirate a contrastare la povertà; alla messa in sicurezza del territorio; agli investimenti per le energie alternative e alla rimodulazione dell’apparato culturale che sia in grado di promuovere mirati percorsi educativi".