Tradito dal tatuaggio, arrestato rapinatore seriale
Nella tarda serata di ieri, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal locale Tribunale nei confronti di Massimo Bevilacqua, reggino, 38enne, meglio noto come “U Mericano” , pluripregiudicato per reati contro il patrimonio ed in atto affidato in prova ai servizi sociali ritenuto responsabile, da ultimo, del reato di rapina pluriaggravata in concorso in danno di anziani. La misura è stata emessa a conclusione di una complessa attività condotta dal personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ed avviata durante l’estate scorsa a seguito di una rapina particolarmente violenta avvenuta ai danni di una coppia di anziani coniugi che, dopo aver prelevato una somma di danaro presso l’Ufficio Postale di Pellaro, sarebbero stati seguiti fino all’abitazione e brutalmente aggrediti.
In particolare, l’uomo, dopo averli strattonati, avrebbe immobilizzato a terra l’anziano pressando sul torace per poi strappargli la tasca dei pantaloni ove erano custoditi i soldi. Alla rapina avrebbe assistito un vicino di casa della coppia che, accortosi dell’aggressione, avrebbe tentato di soccorrere i malcapitati ma sarebbe stato colpito con calci e pugni dal complice di Bevilacqua che, sceso dallo scooter, avrebbe assicurato la fuga.
La successiva attività di indagine avviata dagli operatori di Polizia avrebbe consentito di accertare, in breve tempo, due aspetti determinati dell’episodio: le modalità e le dinamiche caratterizzanti l’azione delittuosa dei due malfattori che alla guida di uno scooter avrebbero monitorato i movimenti delle vittime fino a colpirli nel cortile della propria abitazione. Questo avrebbe confermato, dunque, che l’azione criminosa, lungi dal’essere frutto di un’iniziativa estemporanea, si inseriva nell’ambito di un piano programmato. Determinanti sono state, altresì, le testimonianze delle tre vittime in forza delle quali sarebbe stato possibile individuare in Bevilacqua l’autore della cruenta azione criminosa. La dettagliata descrizione di un tatuaggio presente sul braccio dell’arrestato sarebbe stato un particolare che avrebbe permesso di indirizzare da subito l’attività investigativa atteso che, nel corso dei numerosi controlli su strada effettuati dal personale della Polizia di Stato, l’uomo, sarebbe stato indicato come soggetto che avrebbe presentato un tatuaggio identico.
Sono in corso ulteriori indagini finalizzate a stabilire l’esatta identità del complice dell’efferata azione delittuosa nonché a verificare se l’arrestato abbia avuto un ruolo in altre numerose rapine avvenute nello stesso periodo e utilizzando la stessa tecnica criminale di seguire le vittime per poi rapinarle.