Bankitalia: Calabria, prosegue fase negativa economia
Nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina presso la Filiale di Catanzaro della Banca d'Italia, è stato presentato l'aggiornamento congiunturale sull'economia calabrese che illustra l'andamento dell'economia reale e del mercato del credito nei primi sei mesi del 2014. Con riferimento ai principali risultati emersi dal Rapporto si segnala che nella prima parte del 2014 è proseguita la fase negativa dell'economia regionale, caratterizzata dalla debolezza della domanda e dalla limitata propensione a investire delle imprese.
A fronte di alcuni lievi segnali di stabilizzazione osservati tra la fine del 2013 e gli inizi dell'anno in corso, è tornata successivamente a prevalere l'incertezza sui tempi della ripresa. Secondo il nostro sondaggio congiunturale, le imprese delle costruzioni e quelle dei servizi hanno registrato in media i risultati peggiori in termini di fatturato. Nel mercato del lavoro, si è confermata la dinamica particolarmente negativa registrata nell'ultimo biennio. Il numero degli occupati si è ancora ridotto, in linea con il quadro congiunturale. Nel complesso, la situazione occupazionale continua a risentire della fase sfavorevole più che nel resto del Paese. È continuata la contrazione dei prestiti, più accentuata per le imprese.
Su tale andamento hanno inciso sia una domanda ancora debole sia le perduranti rigidità nell'offerta. La rischiosità del credito si è mantenuta su livelli elevati: i passaggi a sofferenza sono aumentati per le imprese, rimanendo invece stabili tra le famiglie consumatrici. I depositi bancari sono cresciuti per le famiglie, a fronte di un calo per le imprese. Tra i titoli in custodia presso le banche, che nel complesso hanno registrato un andamento stazionario, è proseguita la crescita dei fondi comuni.
13:06 |Prosegue in Calabria il periodo congiunturale negativo, aggravato dal fatto che "le aspettative per l'ultima parte dell'anno e l'inizio del 2015 rimangono incerte". Afferma ancora la Banca d'Italia nella relazione sull'aggiornamento congiunturale dell'economia calabrese, nella quale si afferma che "nel corso dell'anno non hanno trovato conferma i deboli segnali di stabilizzazione osservati tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014". Secondo i risultati del sondaggio congiunturale svolto dalle filiali regionali della Banca d'Italia tra settembre e ottobre, "la quota di imprese industriali che ha dichiarato un aumento del fatturato nei primi nove mesi del 2014 è stata pari al 20 per cento, a fronte del 36 per cento che ha segnalato un calo; la percentuale di imprese che esprimono un giudizio negativo sull'andamento delle vendite è stata superiore per quelle operanti nei comparti connessi all'edilizia".
A lasciare perplessi gli esperti della Banca d'Italia è anche la prospettiva futura: "Le aspettative per l'ultima parte dell'anno e l'inizio del 2015, infatti, rimangono incerte: il 29 per cento delle imprese prevede una crescita del fatturato, mentre il 24 per cento si attende un ulteriore calo. Tale andamento - evidenziano - è in linea con i risultati dell'indagine Istat sul clima di fiducia delle imprese manifatturiere meridionali che indicano, per i primi nove mesi del 2014, una stagnazione dei livelli della produzione e degli ordini". In questo contesto ed in attesa di un rafforzamento della domanda, "il 31 per cento degli intervistati realizzerà investimenti inferiori a quelli programmati alla fine del 2013, solo il 10 per cento ne registrerà un aumento". (AGI)