L’arsenale delle cosche custodito a San Leonardo di Cutro, maxi sequestro dei cc
Questa volta ad infliggere un durissimo colpo alle cosche di ‘ndrangheta del crotonese, in particolare a quelle di Cutro e San Leonardo di Cutro, sono stati Jerry e Mito, i due pastori tedeschi utilizzati dai carabinieri e che hanno abilmente fiutato uno svariato numero di armi e munizioni custodite in diverse parti di una villetta ubicata proprio a San Leonardo.
A parte la parentesi di “colore”, l’operazione portata a termine all’alba di oggi, dal nucleo investigativo diretto da Valerio Palmieri con la supervisione del comandante del reparto operativo Domenico Menna, ha dell’eccezionale quanto alla potenza di fuoco che è stata sottratta, così, all’uso della criminalità organizzata locale.
IN PARTICOLARE sono state rinvenute 11 pistole, tutte di diverso calibro oltre a due fucili, un famigerato mitragliatore kalashnikov e una mitraglietta Uzi e numeroso munizionamento. In pratica, un vero e proprio arsenale a disposizione delle ‘ndrine cutresi che sarà inviato ai Ris di Messina per tutte le verifiche del caso.
Nel corso dell’operazione è stato tratto in arresto un 25enne incensurato, Antonio Taverna, tra l’altro in possesso di un regolare porto d’armi sportivo. La villa in cui il giovane deteneva le armi, di proprietà di un residente del luogo, era addirittura protetta con un sofisticato sistema di telesorveglianza che, nella stessa mattina, avrebbe anche avvisato l’uomo, con un sms, dell’intrusione nello stabile da parte dei carabinieri.
Il blitz di stamani fa parte dello stesso filone di indagine che lo scorso 14 di novembre ha portato all’arresto del 38enne Antonio Viscomi dopo che nella sua abitazione e nel garage furono scoperte altre pistole e munizioni. Da quanto rivelato dai militari il ritrovamento di oggi sarebbe un riscontro ad una importante investigazione in corso tutt’ora in collaborazione con la Dda di Catanzaro.
LE ARMI SEQUESTRATE
15:00 | Un Fucile calibro 12 marca “BREDA” con matricola punzonata; un Kalashnikov Ak 47 proveniente dalla ex-Jugoslavia; un Fucile calibro 12 marca “BENELLI”; una Mitragliatrice “UZI”calibro 9mm; un Revolver a canna corta sprovvisto di marca e matricola; una Pistola marca COLT calibro 40; una Pistola marca Beretta Cal.9 corto, un Revolver marca “RUGER” Cal. 38 Special; una Pistola marca Beretta PX4 STORM , calibro 9x21; una Pistola marca Beretta modello 98 calibro 9x21, una Pistola marca Glock calibro 9x21 matricola culatta; una pistola marca Ruger modello p90 calibro 45 acp matricola punzonata; una pistola marca Beretta calibro 7.65 mod.70, matricola abrasa; una pistola marca Beretta calibro 7.65 mod.70, matricola abrasa; una pistola marca F.T. matricola abrasa calibro 25 a.c.p.. Alle armi si aggiungono 800 munizioni di vario calibro, circa 40 caricatori e materiale vario per la pulizia e la manutenzione delle armi che erano tutte efficienti e in perfetto stato di conservazione.
Le armi erano nascoste all’interno dell’abitazione, in vari punti, ed erano tutte nella pronta disponibilità di Antonio, Taverna, di professione lavaggista, incensurato di San Leonardo, che oltre ad essere in possesso delle chiavi della villetta, di proprietà di un soggetto residente all’estero e in corso di identificazione, riceveva anche sms sul proprio cellulare, in caso di ingresso non autorizzato all’interno dell’abitazione, che era stata anche dotata di un efficiente sistema di allarme. Il 25enne, al termine della attività è stato tradotto presso il carcere di Catanzaro, su disposizione del pm di turno, Luisiana Di Vittorio che ha assunto il coordinamento delle indagini.
Le armi sequestrate, da elementi informativi in possesso dei carabinieri, si ha ragione di ritenere essere riconducibili alle potenti cosche operanti nell’area.