Meloni e Alemanno al porto di Gioia Tauro: “Ricchezza per l’Italia, da valorizzare”
“Il porto di Gioia Tauro è un porto unico in Italia e una ricchezza assoluta per la Calabria e per il Mezzogiorno. Ma è anche un simbolo dell’abbandono di questa terra da parte dello Stato italiano, della rete delle Ferrovie e del Governo. Ci sono poche cose da fare per rafforzare questa infrastruttura unica, perché non rafforzare Gioia Tauro significa non fare gli interessi dell'Italia e regalare ricchezza ai nostri diretti competitori”. L’ha detto il presidente di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni a margine della visita al porto di Gioia Tauro.
“Come Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, presenteremo una serie di atti parlamentari per chiedere al Governo di mettere la testa su questa infrastruttura e su questa Regione, che è stata drammaticamente abbandonata in questi anni ma che è nella perfetta condizione di produrre ricchezza. Vogliamo dare una mano per rafforzare il Porto di Gioia Tauro e per questo chiederemo di inserire nel calendario dei lavori parlamentari la proposta di legge approvata all'unanimità dalla Regione Calabria per istituire la Zona Economica Speciale; chiederemo al presidente del Consiglio Renzi e al ministro delle Infrastrutture Lupi di avviare la procedura per la richiesta della ZES in Europa e presenteremo alla legge di stabilità o alle leggi in discussione in Parlamento sulla materia portuale un emendamento per affrontare il tema della tassa sull’ancoraggio e valorizzare il porto”.
Nel corso della visita il presidente di FdI-An, insieme ad una delegazione del movimento composta tra gli altri dal componente dell'Ufficio di Presidenza Gianni Alemanno e dal coordinatore regionale della Calabria Gianfranco Turino, ha incontrato il segretario generale dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, Salvatore Silvestri, il direttore generale del Medcenter Container Terminal (MCT), Carmine Crudo, e le delegazioni sindacali e di categoria del porto di Gioia Tauro.
Gianni Alemanno ha invece ffermatyo di essersi recato "al porto di Gioia Tauro che rappresenta una delle tante realtà tradite della Calabria e dell’Italia”.
“Ho sottolineato la necessità di valorizzare la vocazione nazionale di Gioia Tauro e il suo ruolo al centro del Mediterraneo per scongiurare un danno all'intera portualità italiana. Noi puntiamo su tre direttrici: la Zes, per la quale chiediamo che la domanda venga trasmessa all'Unione Europea in attesa dell'iter parlamentare in corso; la riduzione delle tasse di ancoraggio e delle accise sui carburanti, e soprattutto un ruolo di Rfi a sostegno del porto. Su questi tre punti presenteremo emendamenti sulla legge di stabilità e interrogheremo il Governo perché decida di intervenire subito prima che sia troppo tardi”.