Porto di Gioia Tauro, rotte le trattative con Mct. Lavoratori in assemblea permanente
Cgil, Cisl, Uil, Ugl e gli autonomi del Sul hanno rotto le trattative con il terminalista Mct sulla cassa integrazione e sulle modalità di applicazione della stessa e pertanto i lavoratori del porto di Gioia Tauro sono ufficialmente in assemblea permanente dalle 19 di questa sera. Per ieri sera era stato fissato un nuovo tavolo tra le parti sociali e l'azienda poi aggiornato ad oggi pomeriggio e dopo una settimana di rapporti piuttosto freddi tra le parti. Le attività di transhipment sulla banchina sono al momento interrotte mentre sindacalisti e lavoratori sono negli uffici di Mct in assemblea permanente.
AGGIORNAMENTO ORE 23:00 | Sono intenzionati a continuare la protesta anche per il prossimo turno, quello che va dall'una di notte alle 7 di domattina, i lavoratori del porto di Gioia Tauro che hanno deciso l'assemblea permanente la rottura del tavolo tra sindacati e Mct, un confronto che fonti sindacali hanno definito molto animato, proprio la sera prima del vertice fissato per domani pomeriggio alle 15 nella sede della Regione Calabria a Palazzo Alemanni. Intorno alle 22 di stasera c’erano quattro navi ferme in banchina in attesa di essere scaricate.
Cgil, Cisl, Uil e autonomi del Sul si dovrebbero recare comunque a Catanzaro, dove li attende la vicepresidente della Giunta regionale Antonella Stasi e il terminalista Mct.
La trattativa si sarebbe arenata sui criteri di gestione della cassa integrazione. Mct vuole introdurre verifiche trimestrali dei lavoratori e dal mese di novembre anche l’aumento della movimentazione che doveva arrivare fino a 30 container alla ora. Una proposta fortemente osteggiata dalle parti sociali. Davanti alle rimostranze dei sindacati, l'azienda ha deciso di interrompere la discussione.