Porto di Gioia, secondo giorno di sciopero. Sindacati: adesione al 90%
Secondo giorno di protesta per i lavoratori portuali di Gioia Tauro, che da ieri sono in sciopero per protestare contro la decisione di dichiarare 400 esuberi - e il conseguente licenziamento a partire dal prossimo luglio - da parte della Mct, la società che gestisce il terminal containers dell'infrastruttura.
La protesta durerà per ben 10 giorni, così come annunciato dopo la rottura delle trattative da parte delle sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usb) ed il fallito tentativo di mediazione messo in campo dal Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari.
I sindacati lamentano, poi, il disimpegno del Governo e della Regione, soprattutto in relazione al ricollocamento degli esuberi in nuove attività attraverso l'istituzione di un'apposita agenzia e della Zes, la Zona Economica Speciale.
Secondo le tesse Sigle l’adesione alla protesta è imponente, con punte del 90% in alcuni turni, grazie anche alla partecipazione allo sciopero dei lavoratori dell'amministrazione.
Paralizzata l'attività dello scalo con le grandi navi container dirottate su altri porti. Bloccata anche l’A2 del Mediterraneo nei pressi dello svincolo per lo scalo, con il traffico che viene deviato sulla Statale 18, arteria parallela all'autostrada. Il flusso delle auto è intenso sulla corsia nord ma, al momento, non sono segnalati particolari problemi alla circolazione.
h 14:45 | Traffico sbloccato allo svincolo di Gioia Tauro sull'a2 “Autostrada del Mediterraneo" (precedentemente chiuso causa manifestazione) riaperto al transito in entrambe le direzioni.
I lavoratori hanno interrotto l’azione rivendicativa dopo avere appreso la notizia della riunione fissata per mercoledì prossimo, nella sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, grazie all’intervento del Prefetto di Bari presso il medesimo Dicastero.
Prosegue, dunque, l’azione di mediazione del Prefetto avviata sin dal mese di marzo con l’istituzione di un Tavolo prefettizio di confronto tra le parti datoriali e sociali per la soluzione delle problematiche concernenti il numero dei lavoratori MCT in esubero, circa 400, da ricollocare nell’ambito dell’Agenzia di lavoro Portuale.
18:18 l “Sono inaccettabili forme di protesta che calpestino i diritti sanciti dai principi costituzionali. La libertà di manifestazione trova un limite necessario nel rispetto dell’altrui sicurezza ed incolumità. Il lavoro è un diritto che deve essere garantito e tutelato a tutti i costi, ma ciò che non può essere tollerato sono le condotte che sfociano nella illegalità. Coloro che hanno bloccato il tratto autostradale verranno segnalati presso le competenti sedi giudiziarie”. Queste le parole del Questore della provincia di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, in occasione del blocco stradale realizzato da un gruppo di manifestanti, composto da circa 150 lavoratori portuali di Gioia Tauro, che senza alcun preavviso hanno occupato la carreggiata dell’Autostrada A2 del Mediterraneo, nei pressi dello svincolo di Gioia Tauro.