Udc provinciale di Catanzaro sull’analisi del voto delle regionali
“Finita la campagna elettorale, si consuma l’analisi del voto, si raccolgono i cocci dei propri errori, ed ogni parte politica, si programma la prospettiva. Sicuro c’è, che dopo la scoppiettante vittoria del centro destra di Scopelliti, sul centro sinistra di Loiero, ecco il ritorno del Centro Sinistra, questa volta, del cosentino Oliverio, al governo regionale. E se vale questo principio, il prossimo governo spetterà all’opposizione di oggi?”. E’ quanto scrive per il coordinamento prov.inciale Udc di Catanzaro, Salvatore De Biase.
“Sicuro c’è – continua la nota - che questa campagna elettorale si presta a molte riflessioni, autocritiche, analisi di voto e successioni di piani programmatori per un pronto riscatto dei vinti.
La prima analisi: Lamezia al voto, è risultata consapevolmente o inconsapevolmente città aperta, autolesionistica e punitiva, verso la rappresentanza politica locale che ha finora governato la Regione Calabria, fatto salvo il voto massiccio espresso a favore di rappresentanti di altre aree regionali. Insomma, Lamezia oggi, è orfana di una rappresentanza Doc di questa città. Sarà un bene ? Sarà un male ? Ai posteri l’ardua sentenza !!! Anche quando si vorrà criticare, per esempio sulla sanità, qualcuno sarà costretto a generalizzare, senza individualizzazioni e responsabilità territoriali.
Secondo: appare anche contraddittorio, il riconoscimento e il dato politico regionale su Speranza, alla luce del fatto che, nel mentre si condanna il suo governo cittadino, dal di dentro e dal di fuori del centro sinistra, si distanziano i gangli sociali, economici, culturali, produttivi e politici dell’intera città, emergono dimostrazioni disaffezioni e concreti segnali di distanza nei vari appuntamenti consiliari, ecco, pronto il riscatto: Speranza è una forza ed una rappresentanza concretamente votata nel centro sinistra, dopo che nelle ultime primarie regionali, lo stesso Sindaco viene sonoramente bocciato.
Ultima analisi: sicuramente la campagna elettorale si è consumata sotto tono, senza grandi confronti e scontri sugli obiettivi raggiunti e da raggiungere, senza grandi coinvolgimenti di un elettorato pronto sempre più a disertare i seggi elettorali.
Insomma, in pochi conoscono come troveranno risposte concrete i grandi temi: rifiuti- mare sporco- il ruolo del porto di Gioia Tauro, sanità pubblica e privata- il produttivo utilizzo di risorse comunitarie, riduzioni di spesa della macchina regionale, ecc. Problematiche su cui i governi recenti e passati si sono affacciati, ma che purtroppo sono ancora li che aspettano da decenni una soluzione tangibile, per far crescere una calabresità oramai prima degli ultimi su ogni indicatore economico. Ora si attendono nuove risposte. Arriveranno?”.