Soppressione fermata treno a Crosia, Russo scrive a Lupi
Soppressione della fermata di Mirto-Crosia del Regionale 3721. Russo convoca i Sindaci dei comuni dell’hinterland per programmare azioni sinergiche ed opporsi a quella che sarebbe una decisione penalizzante per un comprensorio di oltre 20mila abitanti. Il Primo Cittadino ha già inoltrato una contestazione al Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, ai vertici di Trenitalia e agli Enti sovra comunali di competenza, dopo aver elaborato nel corso dell’ultima assise civica un documento Consiliare, approvato all’unanimità, per attivarsi in maniera congiunta contro la paventata ipotesi. L’incontro con i sindaci di Calopezzati, Caloveto, Cropalati, Longobucco e Bocchigliero, si terrà domani mercoledì 3 dicembre alle ore 16.00, nella Sala Consiliare della delegazione comunale di Mirto-Crosia.
Nel corso dello stesso Consiglio Comunale, si è approvato un ulteriore deliberato, a seguito della richiesta del consigliere di minoranza Davide Tavernise, che aveva proposto la trattazione del punto all’ordine del giorno, inerente al decreto “Sblocca Italia”, ed in particolare agli articoli 36 e 38, che danno il via alle trivellazioni nel Mar Jonio. Su questo importante e delicato punto l’Amministrazione comunale, compatta e coesa, ha deciso di intraprendere azioni forti e risolute, per bloccare quella che potrebbe essere una delle peggiori deturpazioni ambientali operate a discapito dell’ecosistema marino. In particolare del settore pesca e di tutte le attività di un territorio a vocazione turistica che a causa delle operazioni di estrazione degli idrocarburi verrebbe letteralmente annientato. Senza considerare le alte percentuali di pericolo di smottamento in una zona ad elevato rischio sismico.
L’Assemblea pubblica ha discusso ed approvato, infine, l’Assestamento di Bilancio 2014 e la rimodulazione del piano finanziario pluriennale, dettagliatamente illustrato dall’Assessore al bilancio Graziella Guido. Un passaggio essenziale, dopo la richiesta di accesso al Fondo di Rotazione (legge 164 del 2014) che, attraverso il credito di 1.084.000,00 Euro concesso dallo Stato senza interessi, consentirà all’Ente di uscire dal disavanzo e dai debiti fuori bilancio, già dal 2015.