Castrovillari: Mimmo Sancineto in mostra: “Il profumo della vita”
Alle ore 18,00 del 7 dicembre 2014, presso il Circolo Cittadino di Castrovillari, verrà inaugurata una personale di Mimmo Sancineto dal titolo “Il profumo della vita”. In questa mostra protagonisti sono “i cardi” attraverso i quali l'artista narra il suo mondo interiore/esteriore, colorato e gioioso, ma anche profondo.
Patrocinata dalla Delegazione FAI di Castrovillari e dal Circolo Cittadino di Castrovillari, verrà presentata da Angelo Giannoni, Presidente del Circolo Cittadino; Donatella Laudadio, Capo Delegazione del FAI di Castrovillari e dall'architetto Vincenzo Maria Mattanò, Teorico dell'Arte e dell'Architettura. Il FAI Pollino e l'Editrice Il Coscile offriranno ai gentili ospiti della serata un omaggio, augurando loro un Felice Nata
IL PROFUMO DELLA VITA | Dimenticando il cardo quale causa di morte per Dafne, dalla quale la Terra, addolorata, fece nascere fiori spinosi, Mimmo Sancineto ha voluto, per così dire, riabilitare questo fiore selvatico dedicandogli una mostra personale. Ha osservato molto attentamente questo miracolo della natura in modo ravvicinato nelle sue molteplici varietà di forme e di colori e ne ha studiato i caratteri. Antropomorfizzando la forza propria dei cardi che fioriscono e prosperano nei terreni più inospitali e nei climi più aridi, ha attribuito loro caratteristiche e “comportamenti” tipici dell'essere umano: come il cardo eleva il suo fusto ed i suoi rami verso il sole, resistendo al vento, alla pioggia e a tutti gli insulti dell'ambiente e conservando l'integrità e la bellezza dei suoi rossi e dei suoi gialli, così l'uomo, fronteggiando e superando mille difficoltà, continua a vivere con dignità e coraggio realizzando i suoi progetti esistenziali.
I colori fermati sui dipinti virano dai più tenui e dalle sfumature pastello a quelli più decisi: con i rossi sanguigni, i cobalto, i viola scuri e tutte le relative sfumature, l'Artista, metaforicamente, rappresenta le passioni e le turbolenze dell'animo umano, ma anche la delicatezza e la fragilità dei sentimenti più profondi.
I colori, usati sapientemente, sono spesso resi più corposi e plastici attraverso l'utilizzo di stucchi ed impasti che materializzano i soggetti rappresentati quasi come in un bassorilievo: anche questa tecnica contribuisce alla rappresentazione di un fiore dotato di una forza e di una vitalità straordinarie. Impastate ai colori, le sue crete, spalmate con morbide ma energiche spatolate, raccontano proprio questo: al di là delle spine, simboli della necessità di difendersi e di offendere, questi cardi, dai cuori vivacemente colorati, hanno comunque il “profumo della vita”.
Ed è con questa immagine che l'artista consegna il suo specialissimo ed insolito bouquet a chi ha voglia di andare oltre l'apparenza per cogliere sostanza e significato.
ISA LAUDADIO | “...Le Opere partecipano a poetiche del frammento che prendono le sembianze di composizioni fugate di fioriture appena accennate, inattese, dissonanti, disorientate, disparenti ed alla deriva. Coappartenentisi come la giustapposizione di cose messe a caso. Caoticamente ed accidentalmente (random) divergenti. Dalle temporalità interne più diverse e cangianti secondo accelerazioni e variazioni irregolari ed imprevedibili. Implacabilmente esatte nella loro geometria decostruttiva, e nella loro lacerante dischiusura...”
“...Sono esili inni al cielo ed alla terra. Gracili si mostrano nell’osare l’offerta del proprio silenzio. Come bagliori silenziosi nel crepuscolo e nell’aurora della propria consunzione. Dorati resistono ne l’estremo tratto desertico de l’ultima arsura.
Una molteplicità di materie, di colori, di toni, di figure e di superfici; di memorie, di provenienze e di destinazioni, ancora a-venire, per un medesimo tema: l’Ereignis. Questo, e molto altro ancora, i Cardi...”