Lamezia, Panedigrano: “Revocare delibere trasferimenti strutture”
“Travolto dalla disfatta elettorale il centrodestra in fuga cerca di avvelenare i pozzi. E, mentre si insediava il nuovo presidente Oliverio, attraverso la struttura del commissario ad acta ha inviato alle Organizzazioni Sindacali il progetto di nuovo Piano di Rientro per il triennio 2013-2015 che Scopelliti avrebbe dovuto presentare all’inizio del 2013. Si vorrebbe mettere il Presidente Oliverio di fronte al fatto compiuto. Ma siamo convinti che lui non si farà né intimidire né condizionare ed elaborerà da subito un piano rispondente ai suoi impegni elettorali e alle necessità dei calabresi, in netta discontinuità con il decreto 18 del 2010 e con il documento oggi fatto circolare”. È quanto afferma il consigliere comunale di Lamezia Terme Nicolino Panedigrano.
“Non si tratta però di una polpetta avvelenata solo per Oliverio, gli scherani di Scopelliti e Talarico come al solito hanno pensato bene di colpire anche Lamezia e il lametino. In questi 5 anni il fu presidente del consiglio regionale Talarico ha sostenuto, anche per bocca del suo super-tecnico Mancuso, che il polo traumatologico era datato e superato, mentre ora, non potendo farne a meno perché la rete trauma è imposta dal decreto Balduzzi del 2012, in questo progetto di nuovo Piano di Rientro hanno finalmente previsto una “rete regionale politrauma”.
“Come ogni rete per l'emergenza-urgenza, anche questa del politrauma ha bisogno di un HUB. Solo che nei due piani regionali sanitari che hanno preceduto la gestione di Scopelliti e Talarico questo HUB era previsto nell’ospedale di Lamezia Terme, dove si possono far confluire le specialità mancanti e presenti anche in doppio a Catanzaro. Il Direttore Generale facente funzioni, Catalano prima di andarsene ha programmato di portarsene da Lamezia a Catanzaro Lido anche il Centro Unico di Prenotazioni. Un servizio che fino all'avvento dell'era Mancuso era efficiente e che ora intendono sostituire con il famigerato progetto di Cat@Hospital che da anni fa parlare di sé e non per meriti”.
“Poco importa che per questo progetto i dati sensibili sulla salute dei nostri cittadini siano stati finora conservati nella sede della Provincia dove per legge non possono stare. Poco importa che andranno trasferiti a Catanzaro Lido apparecchiature informatiche, linee telefoniche e call-center. Poco importa che questo costerà un bel po' di soldi non solo per il trasferimento, ma anche per messa a norma e aggiornamento tecnologico. Tanto a pagare sarà sempre pantalone. E soprattutto dove la mettete la soddisfazione per il gusto di sottrarre ancora qualcos'altro a Lamezia? La città ancora una volta farà sentire tutto il suo sdegno. Queste delibere sul Cup devono essere immediatamente revocate in autotutela. Speriamo, questa volta, di non restare soli, ma di avere almeno al nostro fianco, come ha promesso, l'impegno dell'unico consigliere regionale lametino, Tonino Scalzo”.