Aeroporto Crotone: Oliverio (Pd), superare le criticità
Nicodemo Oliverio (Pd) ha presentato una interrogazione a risposta in commissione indirizzata al Ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, per conoscere quali iniziative urgenti intenda intraprendere per consentire la risoluzione delle criticità che ostacolano la piena e sostenibile funzionalità dell'aeroporto di Crotone.
La richiesta specifica del parlamentare crotonese è quella di avere, dal Ministro dei Trasporti,certezza sui tempi del riconoscimento della natura di servizio di interesse economico generale per il trasporto aereo svolto dalla società di gestione dell'aeroporto di Crotone. Un riconoscimento, secondo Oliverio, fondamentale per il futuro dello scalo crotonese. Oliverio sottolinea, nella sua interrogazione, come l'aeroporto S. Anna di Crotone rappresenti la principale infrastruttura della Calabria Ionica Centro-Settentrionale, insistendo su un'area con un bacino di utenza primario che si estende oltre i limiti della provincia crotonese e che comprende l'Altopiano silano, la fascia Ionica della provincia di Cosenza sino ai confini con la Basilicata, i comuni a Nord-Est della provincia di Catanzaro, per una popolazione residente complessiva di circa 450.000 abitanti pari circa il 25% dell'intera popolazione calabrese. Il parlamentare del Partito Democratico evidenzia al Ministro che è la Società Aeroporto S.Anna S.p.A ad essere gestore parziale dell'aeroporto di Crotone e che la stessa società ha sottoscritto il contratto handling con la Compagnia Ryanair per la durata di cinque anni. Un cambiamento fondamentale per l'infrastruttura calabrese che dall'apertura dei voli Ryanair ha registrato, in un solo mese oltre 20.000 passeggeri e con questi dati si puo' ipotizzare che l'aeroporto di Crotone potrebbe superare la soglia dei 300.000 passeggeri in un solo anno. Tuttavia Oliverio evidenzia le contraddizioni che l'aeroporto vive in assenza del riconoscimento richiesto. Infatti essendo l'aeroporto di Crotone in regime di gestione precaria ai sensi dell'Art. 17 del decreto legge n. 67/97, non può attuare strategie di carattere commerciale come, ad esempio, " la fissazione di diritti aeroportuali" ma dovendo mantenere, nel contempo, tutte le certificazioni aeroportuali, al pari di aeroporti che sono in Gestione Totale e che attuano il Contratto di Programma, che disciplina il profilo tariffario, la realizzazione del piano degli investimenti e il rispetto degli obbiettivi di qualità e di tutela ambientale. La Società Aeroporto S.Anna, insieme alle istituzioni locali,sono determinate a non perdere la grande occasione dell'attivazione dei voli Ryanair, essenziali per far uscire definitivamente il loro territorio dall'isolamento che ormai caratterizza il tessuto economico e sociale di Crotone.
Anche per questo, continua nella sua interrogazione l'on. Oliverio, la stessa società S.Anna ha sottoscritto un contratto di natura privatistica e oneroso con l'Enav, con la certezza che tale sforzo potesse sfociare, come piu' volte richiesto ai Ministeri Competenti, nella copertura dei servizi Enav a carico del Contratto di Programma come è peraltro per tutti gli altri aeroporti del piano Nazionale. E' indubbio, evidenzia ancora Oliverio nella sua interrogazione al Ministro Lupi, che il funzionamento dell'aeroporto di Crotone rappresenta per la Regione Calabria e per le popolazioni interregionali del Sud, lo strumento di erogazione di un servizio di trasporto rientrante tra gli obblighi del servizio pubblico a carattere economico, indispensabile per la continuità del territorio del paese per la coesione territoriale delle relative aree sottoutilizzate. Ed è altresì un fatto ormai generalmente riconosciuto che gli aeroporti hanno un impatto decisivo sul successo delle economie locali e sul mantenimento dei servizi come la scuola, la sanità e il turismo. Considero le gravi carenze infrastrutturali relative alle modalità di trasporto su gomma e su ferro che limitano di fatto l'accessibilità del territorio in tempi ragionevoli e competitivi (ferrovia a binario unico non elettrificato, accesso autostradale a circa 200km), appare evidente come l'unico mezzo di trasporto per lo sviluppo, sostanzialmente turistico (Crotone è la seconda destinazione turistica di tutta la Calabria), sia l'aeroporto. Lo sviluppo dell'aeroporto di Crotone può contare concretamente alla crescita economica e culturale locale, alla mobilità dei cittadini, alla competitività della Regione oltre alla integrazione politica e sociale della relativa area interregionale con il resto d'Europa. Ecco dunque la necessità, dichiara Oliverio, di avere risposte certe rispetto alle misure che il Ministro intende adottare per l'aeroporto di Crotone e la necessita' di avere al piu' presto possibile il riconoscimento dalla natura di servizio di interesse economico generale per il trasporto aereo che riguarda l'aeroporto di S.Anna. Tempi certi o tutti gli sforzi compiuti saranno resi vani". (AGI)