Donna morta di parto, lunedì l’autopsia
Il sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Fabrizio Garofalo, titolare dell'inchiesta sulla morte di Eleonora Tripodi, ha dato incarico alla patologa forense Katiuscia Bisogni e al ginecologo Michele Morelli di eseguire l'autopsia per accertare le vere cause che hanno determinato la morte. La vibonese di 33 anni e' morta nel pomeriggio di ieri per una emorragia in seguito a un parto cesareo mentre veniva trasportata nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Lamezia Terme, perche' a quello di Vibo Valentia non vi erano posti. L'esame sara' eseguito nella mattinata di lunedi' nell'obitorio dell'ospedale di Lamezia. Secondo quanto affermato dal direttore sanitario della clinica 'Villa dei Gerani', Nando Nando Melluso, la donna doveva essere sottoposta al terzo cesareo. "Portata immediatamente in sala operatoria, appena aperto l'addome ci si e' accorti che c'era una rottura dell'utero", ha raccontato Melluso, "tanto e' vero che sembra che la placenta sia uscita dall'utero al momento dell'apertura". In quel momento, ha continuato, "c'e' stata un'emorragia enorme massiva e improvvisa, e l'anestesista ha subito provveduto a trasfondere immediatamente sia sangue sia plasma. Purtroppo l'emorragia e' stata talmente grave e improvvisa, circa 3,5 litri di sangue in pochi minuti che ha provocato un coma irreversibile". E ha precisato: "Il ginecologo mi ha riferito che la donna era gia' stata ricoverata alcuni giorni prima e poi dimessa anche su sua richiesta in quanto stava bene, era ancora alla 35esima settimana, ma che l'intervento l'avrebbe dovuto fare altrove". A distanza di due giorni, ha proseguito il sanitario, "e' stata portata in clinica e ai primi segni del travaglio in sala operatoria. L'improvvisa rottura dell'utero e' stata un qualcosa d'imprevedibile. Sara' avvenuta probabilmente nel momento dell'inizio delle contrazioni, e la rottura ha determinato l'imponente emorragia che ha portato al coma nel giro di pochi minuti. Per prevenire ulteriori problemi si e' provveduto ad asportare l'utero con l'aiuto di un altro chirurgo e portato a termine l'intervento. Nel frattempo avevamo capito che era necessario che la donna rimanesse intubata e quindi ricoverata in un reparto di rianimazione. Ho chiamato l'ospedale di Vibo, ma non c'era posto. Subito dopo Lamezia ci ha dato la disponibilita' e immediatamente e' stata trasporta in ambulanza e accompagnata anche dall'anestesista. Ma non ce l'ha fatta". La bambina "per fortuna e' sana, sta benissimo", e tornando alla madre, "sono effetti imprevedibili. L'emorragia e' stata fuori dal comune. Si e' tentato di tutto per poterla salvare. Io stesso avevo avvertito i medici di Lamezia della situazione, ma credo sia deceduta proprio nel momento del suo arrivo".