Grasso nel fegato, l’innovazione tecnologica dell’università Magna Graecia
Insieme all'obesità, in numerose persone il cui stile di vita è caratterizzato da scarso esercizio fisico e dieta squilibrata si sta manifestando un nuovo e potenzialmente grave problema: l’accumulo di grasso nel fegato. Il fegato è un organo importantissimo per il nostro organismo con molteplici funzioni e una sua patologia determina malattie gravi come ad esempio la cirrosi epatica.
Fino a qualche anno fa, per valutare la presenza del grasso nel fegato occorreva un'indagine, con un metodo invasivo che avveniva attraverso un ago attraverso cui veniva prelevato un piccolo frammento di fegato che veniva poi sottoposto ad analisi. Oggi esiste uno strumento, presente in pochissimi centri, che in maniera non invasiva, attraverso un metodo simile ad un' ecografia, ed in breve tempo, è in grado di investigare la presenza o meno di grasso nel fegato.
Grazie ad un investimento sostenuto da fondi PON del Ministero dell’Università, l’Università Magna Graecia di Catanzaro, nell'ambito del progetto Biomedpark@UMG, ha dotato la piattaforma di Imaging dei Distretti corporei di questo importante strumento. Nei laboratori della piattaforma, diretta da Arturo Pujia, sono in corso alcune ricerche per valutare, ad esempio, se alcune sostanze naturali possano controllare questo fenomeno ed evitare un peggioramento.