Fondazione Calabria Etica: presidente, piena legalità

Calabria Cronaca

“Ho appreso dalla stampa che sarebbe intenzione del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, istituire una commissione d'inchiesta su Fondazione Calabria Etica, da me presieduta. Lo stesso Presidente, sempre rivolgendosi alla stampa, avrebbe, inoltre, genericamente parlato di “illegalità diffuse” all'interno degli enti in house e sub regionali.” È quanto dichiara il presidente della fondazione, Pasqualino Ruberto.

“Partendo dal presupposto che ad oggi, 31 dicembre, nessuno è venuto da me a chiedere o a visionare atti relativi ai progetti che la Fondazione gestisce, utili a stilare una prima relazione sul modus operandi dell'ente, intendo affermare e ribadire la mia piena disponibilità ad un confronto tanto con il Presidente Oliverio, quanto con gli eventuali Ispettori Tecnici che lo stesso Presidente vorrà inviare presso Calabria Etica. Dal presidente,- dichiara - al Direttore Generale, fino ad ogni singolo collaboratore della Fondazione, la nuova Giunta Regionale avrà la piena e massima collaborazione circa la verifica della bontà del lavoro svolto in questi anni, con la consapevolezza di aver amministrato Calabria Etica con coscienza e nella piena legalità, avendo come obiettivi unici ed esclusivi quelli della migliore prestazione dei servizi, della celerità nella realizzazione dei progetti, con la relativa migliore capacità di spesa dei fondi comunitari, che sono stati una assoluta novità per la Regione Calabria.

Mi auguro, inoltre, che nel corso di questa vicenda sia tenuta innanzitutto in considerazione la necessità del mantenimento dei livelli di risposta sociale che la Fondazione ha saputo dare in questi anni, prima ancora di eventuali altre logiche che nulla hanno a che vedere con servizi, progettualità e apporto al tessuto sociale della Regione.

Rimango, - conclude - quindi, a disposizione del Presidente Oliverio, al quale chiedo formalmente un incontro prima possibile, per non dare adito a voci e illazioni che altro non procurerebbero se non nocumento all'immagine della Regione, prima ancora che a quella mia personale e della Fondazione.”