Reggio non tace, iniziativa di solidarietà alla magistratura reggina
“Il 3 gennaio 2010, per noi del movimento ReggioNonTace, continua a essere una data importante, non perché costituisce la nostra data di nascita, ma perché l’abbiamo vissuta, insieme a tanti cittadini di Reggio, come uno schiaffo che ci ha costretti a svegliarci dall’intorpidimento della Coscienza”. E’ quanto si legge in una nota di Reggio Non Tace.
“È stato - continua la nota - uno schiaffo salutare, perché ci ha resi più responsabili di ciò che siamo soliti vivere come qualcosa che accade naturalmente; e invece ci chiude nella morsa della paura o, peggio, dell’indifferenza. Dopo cinque anni, corriamo il rischio di riaddormentarci in una presunta normalità, e persino nell’illusione che qualcosa sia cambiato. E invece l’unica cosa che è cambiata è che ormai sappiamo che dipende solo da noi se vogliamo che tutto ricominci e continui come prima. In questi ultimi mesi, alcuni dei magistrati che più hanno lavorato per la liberazione dalla ‘ndrangheta stanno ricevendo minacce e, oltre a comunicati d’occasione, pare che siano isolati in un mare d’indifferenza. Abbiamo imparato dalle vicende del nostro Paese che il rischio che corrono questi magistrati è quello dell’isolamento, che spesso è vigilia di pericoli sempre peggiori".
Come movimento ReggioNonTace, proseguono "abbiamo deciso di proporre a tutti i cittadini di Reggio di vivere il 3 gennaio 2015 come facemmo la sera di cinque anni fa: tutte e tutti coloro che vorranno c’incontreremo in piazza Castello, per ripetere lo stesso messaggio d’allora: Basta silenzio! Solidarietà con la magistratura reggina! Abbiamo deciso di sfidare tutti alla partecipazione: cinque anni fa, solo col passaparola e coi mezzi che abbiamo – cellulari, telefoni, internet, facebook, … – in poche ore ci radunammo in oltre trecento. Certo, quella volta c’era l’ondata d’emozione del momento; ma questo non può essere un alibi. Ciascuno di noi s’impegni a passare parola in tutti i modi possibili e a invitare personalmente a partecipare".
"Questa volta, però - concludono dal movimento - non ci accontenteremo di questa manifestazione. Entro metà gennaio, organizzeremo un incontro pubblico per esprimere la nostra solidarietà alla Procura - sperando che qualcuno dei procuratori possa parteciparvi – e per decidere insieme quali strategie mettere in atto per diventare «scorta civica della Procura". Appuntamento dunque, alle ore 18 in piazza Castello, sul marciapiedi dinanzi alla chiesa degli Ottimati.