Centrale della droga a Cosenza, operazione “Black Mamba”: 8 arresti
Otto persone, accusate in concorso di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sono i destinatari di altrettanti ordini di arresto eseguiti all’alba di stamani dai Carabinieri di Cosenza nel corso dell’operazione denominata Black Mamba.
Col blitz di oggi, dunque, gli inquirenti ritengono di aver smantellato un gruppo criminale formato da soggetti noti alle forze dell’ordine e vicini a elementi di spicco della criminalità organizzata che gestiva una vera e propria “centrale dello spaccio” di droga, in particolare cocaina ed eroina, nel capoluogo e con epicentro nella popolosa via Popilia.
L’attività investigativa ha avuto inizio nei primi mesi del 2014 ed ha permesso di sequestrare un notevole quantitativo di stupefacente. Le ordinanze sono state emesse dal Gip del Tribunale di Cosenza a conclusione di una serrata attività investigativa coordinata dai Sostituto procuratore Giuseppe Visconti e Antonio Cestone e dirette dal Procuratore Capo Dario Granieri.ù
GLI ARRESTATI
12:44 | Gli arrestati sono Enzo Bertocco, 20 anni, ritenuto a capo del gruppo criminale, Daniel Giordano, 24 anni, Carlo Mazzei, 31 anni, Fedele Pacia, 45 anni, Armando Leporato, 36 anni, Toni Paese, 39 anni, Luca Bosco, 20 anni, e Jamal Shutski, bielorusso, 28 anni. Leporato, Mazzei e Bosco sono ai domiciliari, gli altri sono rinchiusi nel carcere di Cosenza. Paese e Pacia erano già ai domiciliari per altri reati.
Il nome dell’operazione, "Black Mamba", è stato utilizzato dai militari per paragonare la droga venduta, molto pericolosa, all'effetto causato dal veleno dell’omonimo serpente e che uccide in pochi istanti. Durante la conferenza di stamani il colonnello Giuseppe Brancati, Comandante provinciale dell'Arma, ha sottolineato come questo sia “il sistema dei carabinieri, che lavorano partendo dalle stazioni locali". Presenti il tenente Jacopo Passaquieti, nuovo comandante della Compagnia di Cosenza, il tenente Giancarmine Carusone, alla guida del Nucleo operativo e il luogotenente Francesco Parisi, comandante della stazione Cosenza Nord in cui ricade l'area di spaccio del gruppo criminale.
DUE APPARTAMENTI IL CENTRO DELLO SPACCIO
Gruppo che, hanno spiegato gli investigatori, operava in città e anche in alcuni paesini della provincia, a Rota Greca e Cerisano ed era dedito allo spaccio di cocaina, eroina e hashish in grandi quantità. Il cuore erano due appartamenti, uno dei quali in via Popilia affittato da un agente immobiliare, Armando Leporato: il locale era utilizzato come la vera sede di spaccio. Ad esempio, le dosi venivano gettate giù dal balcone e raccolte dagli spacciatori che le rivendevano. Altra sede dello spaccio era in via Panebianco, una casa abbandonata e nel centro città.
Alcuni degli arrestati, sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbero vicini alle cosche di 'ndrangheta dei Lanzino e degli Zingari. L'agente immobiliare arrestato nel blitz di stamane si pensa che, in passato, possa aver fornito altri locali a supporto del clan. Le indagini sono iniziate all’inizio dell’anno scorso e hanno portato al sequestro di 650 grammi di droga e alla denuncia di una decina di persone. La droga era acquistata in città e in altre zone della Calabria.