Cisl Cosenza: “No chiusura posto Polizia di Cetraro”
“Far venir meno un presidio importante come quello di un Posto di Polizia in un Comune è un grave segnale di depauperamento della difesa democratica civile”. A sostenerlo è il segretario generale dell’Ust Cisl di Cosenza, Tonino Russo, che interviene in merito al provvedimento dipartimentale che va a mortificare l’impegno degli operatori del settore e le loro battaglie sindacali con la chiusura del posto di Cetraro.
“La zona che viene ad essere scoperta come quella dell’Alto Tirreno - dichiara Russo - è una delle più colpite dalla criminalità, quindi la decisione inopportuna di chiudere il posto fisso di Cetraro comporta un serio pericolo per la difesa delle popolazioni del territorio e degli imprenditori. Da tempo - sottolinea il segretario Cisl - sindacati e associazioni lamentano mancanza di attenzione e fondi per diversi settori fondamentali per l’amministrazione e la sostenibilità dei servizi pubblici.
Tra questi il Siulp, il Sindacato Italiano dei Lavoratori della Polizia di Stato, che a più riprese prova a porre all’attenzione dei governi la drammatica situazione in cui la forza di Polizia versa, a causa dei tagli imposti dalla spending review. La preannunciata chiusura a Cetraro - non può secondo Russo - avere come motivazione l’inagibilità del posto sinora occupato dalla Polizia di Stato, per cui si rende necessario, con l’appoggio di tutte le forze politiche e istituzionali far sentire alta la voce di protesta affinché si provveda a far ritirare il decreto del ministero dell’Interno, e procedere con il reperimento di locali idonei ad ospitare gli uffici della Polizia.
La comunità di Cetraro è da decenni nel mirino delle cosche, segnali inquietanti li si sono avuti anche contro gli amministratori, quindi l’appello che la Cisl fa, soprattutto al governo centrale, è quello di porre fine ai tagli sconsiderati alla sicurezza. Come Cisl - afferma ancora il segretario Russo - invitiamo ancora una volta il Governo e le amministrazioni pubbliche a prestare attenzione al dove e al come si taglia, prendendo atto che in troppe situazioni si è usata la forbice dove invece occorreva utilizzare il bisturi per attuare tagli oculati che non pregiudicassero la capacità di funzionamento degli organi colpiti.
Una situazione preoccupante che diventa vera e propria emergenza quando si parla di Polizia e forze dell’Ordine in genere. A causa dei tagli - prosegue Russo - si stanno verificando in Calabria situazioni inaccettabili nell’ambito dei servizi alla Polizia. Oggi è il caso del posto fisso di Cetraro”. Quindi il segretario generale della Cisl cosentina lancia l’ennessimo appello “affinché sia riconosciuto il grande lavoro che le nostre forze dell’ordine svolgono sul territorio, e riconoscere loro ulteriori strumenti per potenziarne le capacità di controllo e di intervento. Diversamente come Cisl - conclude - ci porremmo come baluardo a difesa di tutti i presidi a rischio chiusura del territorio”.