Sindaco di Pianopoli Cuda su Centrale Termolettrica Edison
"Cari amici giornalisti, vi ringrazio per aver accettato questo invito comprendendo quanto sia importante il tema della Conferenza Stampa. Devo però sottolineare sin da subito, che non mi aspettavo di dovere parlare della Centrale a Termolettrica Edison. Lo si legge in una nota del Sindaco di Pianopoli Gianluca Cuda.
"Una vicenda lunga,- continua la nota - che è andata avanti a passi lentissimi, tanto da farci credere oggi, con certezza, che non si farà. Vedete, L’Edison che è subentrata alla Sondel in questo progetto, non si è mai fatta avanti realmente. Coi sono documenti che dimostrano, non solo quale iter ha seguito il comune di Pianopoli, ma anche, come si è mossa la società, con quale apatia ha fatto passare questi, tanti, anni. Quello che mi sorprende è l’atteggiamento del sindaco Amantea, primo cittadino di Maida. Nel 1999 era proprio nel suo comune che doveva nascere la centrale, ma ottenuto il no del suo consiglio comunale, parlò con l’allora sindaco Rodolfo Cuda per sottolineare quale opportunità fosse la centrale. Ne parlo talmente bene di questa struttura sino a chiedere al sindaco di Pianopoli di farla sul suo territorio, perché avrebbero potuto beneficiarne tutti. Oggi, scrive e invita tutti a protestare contro la centrale. Io, so che è una persona anziana e che forse ha perso l’abitudine a leggere gli atti, ma non può assolutamente affermare qualcosa che, lui steso sa che non è vero. Ha in suo possesso, come li ho io gli atti che evidenziano il no di Pianopoli, il mio voto negativo in conferenza dei servizi, quindi contro cosa vuole protestare? Il Ministero ha dato l’autorizzazione a costruire ma poi ci sono gli Enti locali che devono dare il proprio parere, quello del comune di Pianopoli è oggi negativo.
Vi faccio una breve cronistoria, parto dal 2003, anno in cui l’Edison è divenuta proprietaria del sito e delle autorizzazioni. Questo non perché devo nascondere quanto è accaduto prima, me ne guarderei bene, anche perché siete così attenti e scrupolosi che ogni eventuale omissione sarebbe, rivelata da voi; ma è inutile parlarne perché che niente è stato mai fatto dalla Sondel SPA. Sono passati molti anni, tanto che si parlava di questa centrale, quando ancora non era ben chiaro cosa fosse e cosa comportasse averla sul proprio territorio, di certo posso dire che ci sarebbero stati posti di lavoro e molte agevolazioni per tutta la comunità Pianpoletana e anche dei dintorni, le stesse Royalty per il comune sarebbero state un buon impulso economico. Tanto è che qualche comune avrebbe, forse voluto farla sul proprio territorio per avere dei benefici. In ogni caso dal 2003 ad oggi le cose sono cambiate ed evolute. Dai documenti risulta che io stesso quale sindaco di Pianopoli ho scritto al Ministero dello sviluppo Economico, Dipartimento energia, partecipando anche alla conferenza dei servizi tenutasi a Roma, ed ho espresso il mio parere negativo. Dal 2003 ad oggi, e sono molti anni, l’Edison non ha mostrato alcuna volontà a realizzare la Centrale, non ha inviato nessuna comunicazione ai nostri uffici, nonostante da quella data avesse le autorizzazioni nazionali per iniziare i lavori.
E’ successo soltanto - spiega - che, di tanto in tanto, il Ministero delle attività produttive ha mandato delle comunicazioni alle quali però non si può di certo dare rilievo, vista l’inerzia dell’EDISON SPA. Ma per quanto ci riguarda, non siamo rimasti con le mani in mano. Dopo che quella che sarebbe dovuta essere in anni lontani un’opportunità per la comunità pianopoletana, non è mai stata realizzata, negli anni scorsi, col passare del tempo, arrivando sino alla conoscenze odierne, abbiamo ben compreso anche come amministrazione che la Centrale non sarebbe stata fatta. Siamo in grado di dimostrare che il nostro no esiste da tempo e che su questa base abbiamo lavorato. Ricordiamo che stiamo parlando di un’area che negli anni ai quali risale il progetto non era certo quella che ospita il centro commerciale, l’Uniero, I fratelli Raffaele, Piattarello, la Combipel, etc, ne tanto meno il Thotel o l’AUDI. Allora su quell’area non c’erano questi insediamenti. Nel frattempo, come le conoscenze sull’impatto ambientale, si sono evoluti anche i territori e non solo quello di Pianopoli, anche quelli limitrofi. Per quanto ci riguarda però, noi siamo andati avanti a quell’area si è dato un indirizzo produttivo e commerciale. Nei 75.000 mq di proprietà dell’Edison si era pensato di fare un parco pubblico attrezzato di servizio a tutta l’area restante di proprietà del comune di Pianopoli e anche di quelli limitrofi. Inoltre, era previsto anche un campo di minigolf su quei mq. Allora, visto che presto il nostro PSC sarà realizzato, potete star certi che quei terreni previsti come area PIP, suddivisa in lotti, questo saranno. Rispetto il Movimento 5 stelle e gli ambientalisti veri, non quelli che si ammantano di finta preoccupazione quando invece avrebbero voluto che la centrale nascesse sul loro territorio, però sottolineo: Come potrebbe esserci una centrale se in quell’area suddivisa a lotti nasceranno altre attività? Le condizioni sono cambiate da ieri a oggi. Comprendo i timori delle diverse comunità, ma sono ingiustificati per quanto riguarda la posizione del comune di Pianopoli.
Vista la destinazione che abbiamo previsto in quell’area partendo da località Rizzuto in po,i la vocazione che è dimostrata da quanto già insediato sulla statale dei Due Mari, oggi è veramente inutile parlare di Centrali, perché quell’area è strategica per l’economia della comunità, perchè può offrire, noi lo speriamo, ci contiamo molto, opportunità occupazionali di rilievo.
Il bilancio pubblico, non sarà certo l’ultimo ad averne un ritorno positivo, è questo ci fa ben sperare che nessuna centrale potrà mai essere realizzata. Concludo ribadendo che, la Costituzione demanda agli Enti Locali la gestione del proprio territorio, Noi intendiamo esercitare a pieno questa prerogativa, pertanto ribadiamo la nostra contrarietà alla Centrale. Sottolineiamo che il profitto non può superare i nostri diritti a vivere in maniera sostenibile, ad avere un futuro sostenibile e una comunità felice della propria amministrazione. Le manifestazioni - conclude Cuda - contro la centrale posso anche essere fatte ma di certo non perché il mio comune ha detto un si a questa struttura. I comunicati politici e le interrogazioni parlamentari posso anche essere fatte, ma di sicuro non perché Pianopoli ha detto si alla centrale Termoelettrica dei DUE MARI."