Officina dell’Arte, il maestro Severino strega il “Siracusa”
Altro importante successo della compagnia teatrale “Officina dell’Arte” che ieri sera, per il secondo appuntamento del cartellone artistico ideato dall’attore Peppe Piromalli, ha aperto l’anno nuovo con un inedito live del maestro Domenico Severino.
Le “Grandi canzoni italiane” hanno fatto da padrone in una serata dove non sono mancati ricordi, emozioni e quel pizzico di nostalgia per artisti che hanno segnato il panorama musicale e che andando via, hanno lasciato un grande vuoto. Domenico Severino insieme ai suoi due eccelsi compagni di viaggio, Francesco Panchito Surace alle percussioni e Peppe D’Agostino alle chitarre, riscrive una favola che parte dagli anni ’50 sino ad arrivare ai nostri giorni con il suo nuovo brano “L’Istinto”. Un inno alla vita fatta di battute d’arresto ma anche di tante ripartenze grazie a quell’istinto che, come dice il maestro, “serve, non determina e se determina aiuta”. Il pubblico è letteralmente stregato da quella magia creata non solo dal mix di suoni, magistralmente riprodotti e fusi dai tre musicisti, ma da quel gioco di luci creato dalla Nicolosi Production che impreziosisce un live la cui partitura spazia da “Giardini di Marzo” di Lucio Battisti a “Ritornerai” di Bruno Lauzi, a “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli, a “Genova” di Paolo Conte, “La donna cannone” di De Gregori sino ad arrivare a “La nevicata del ‘56” di Mia Martini.
Severino è visibilmente emozionato, sembra quasi non abbia ancora imparato a gestire il calore del suo pubblico che, per due ore, lo segue con lo sguardo, canta insieme a lui, accompagna con le mani il “gioco” che il percussionista Surace fa con il conga mostrando una performance che lascia tutti senza fiato. Severino non parla molto, preferisce far “parlare” il suo pianoforte ma ai suoi amici a fine serata rivolge un “grazie per averlo aiutato a mettere la musica al servizio della solidarietà”. Parte del ricavato infatti, sarà devoluto all’Unicef per la campagna “100% Vacciniamoli tutti”.
“Il successo di stasera lo condivido con un gruppo di persone straordinarie, i ragazzi dell’Officina dell’Arte e il suo leader Peppe Piromalli che, oltre ad essere amici, sono artisti che credono in quello che fanno – si congeda Severino – Abbiamo provato a raccontare una storia, la nostra e voi ci avete aiutato a dare un sorriso ai tanti bambini sparsi nel mondo che attendono ancora oggi, un vaccino”.