Ferrovia. Tratta Gioia Tauro-Pami, lavori interrotti? La denuncia dell’Afc
“E' datata 23 gennaio 2015, l'ultima preoccupante novità sullo stato dei lavori di ripristino della ferrovia Gioia Tauro-Palmi. Da quanto si apprende, fonti sindacali locali hanno comunicato che l'impresa Francesco Ventura, società che stava eseguendo i lavori di riammodernamento dell'armamento e dell'infrastruttura ferroviaria tra i due centri della Piana, ha ritirato i propri mezzi aziendali dai cantieri”.
È quanto denuncia Roberto Galati dell’Associazione Ferrovie in Calabria in una nota nella quale spiega, inoltre, ce “l'impresa in questione ha ricevuto da parte della direzione lavori di Ferrovie della Calabria, un comunicato di stop immediato agli interventi di riqualificazione, lasciandoli (si spera momentaneamente) incompiuti”. “Un sogno - si chiede ancora Galati - che sfuma dopo aver illuso i lavoratori di Ferrovie della Calabria dell'area taurense, e soprattutto le migliaia di pendolari, che da anni attendono un piccolo segnale di ritorno del treno nella Piana?”
L’Associazione Ferrovie in Calabria si dice convinta di no ritenendo che “la necessità di vederci chiaro sia ormai impellente, proprio per evitare un'ecatombe finanziaria e politica”. E ricorda che “sono già state spese diverse centinaia di migliaia di Euro per eseguire gli interventi di contenimento della frana di San Fantino, di pulizia del rilevato ferroviario e di riqualificazione dei fabbricati viaggiatori di Palmi e Gioia Tauro”.
Sempre secondo l’associazione “prima di richiedere incontri con il Presidente della Giunta Regionale e con i vertici di Ferrovie della Calabria, sarebbe necessario risalire alle reali responsabilità di queste scelte immotivate” e per questo ricostruisce la dinamica dei fatti. “Il 27 novembre 2013 - ricorda Galati - la Giunta Regionale deliberava la Rimodulazione del programma d'interventi di cui alla legge regionale del 18 luglio 2011 n. 20, art. 9, approvato con deliberazione 10 gennaio 2012, n. 10. Il documento è liberamente consultabile cliccando su questo link (http://www.consiglioregionale.calabria.it/gestbur_2002/bur2014/1_1.pdf#page=77), sfogliando il file pdf da pagina 78 a pagina 81. All'interno della delibera si specifica che, per garantire la ‘compiuta attuazione all'Accordo di Programma Stato-Regione dell'11 febbraio 2000, nonché di assicurare le adeguate condizioni di funzionamento e sicurezza dei servizi ferroviari di cui all'articolo 8 del decreto legislativo n. 422/1997, la Giunta regionale è autorizzata a ricorrere all'indebitamento sulla base delle disposizioni di cui al Titolo III della legge regionale B febbraio 2002, n. 8".
La delibera prosegue chiarendo che "Il mutuo o prestito obbligazionario per interventi di riqualificazione delle infrastrutture ferroviarie della Regione di realizzazione di infrastrutture per l'intermodalità e per l'ammodernamento del materiale rotabile ferroviario, posto a carico del bilancio regionale, è contratto, con CDP (Cassa Depositi e Prestiti) o altro istituto di credito abilitato, per un importo di euro 20.000.000,00, per una durata massima di 20 anni, in più soluzioni a mezzo di più atti di erogazione e quietanza".
Conseguentemente sarebbe stato richiesto il mutuo “che la Cassa Depositi e Prestiti ha concesso in questa fase per 16.512.500,00 euro (mutuo Posizione n. 4555952), concordando lo stralcio dell'intervento relativo all'acquisto di tre automotrici che viene differito nel tempo. L'azienda Ferrovie della Calabria, però … ha proposto una rimodulazione degli interventi, finalizzata in parte a dare priorità agli interventi sulle linee ferroviarie ad oggi in esercizio, per l'esecuzione di interventi urgenti.”
Il 27 novembre del 2013, come constatabile dalla delibera, tutto ciò veniva approvato e si dava il via all'utilizzo del prestito di circa 16 milioni di Euro della Cassa Depositi e Prestiti, per eseguire interventi urgenti di manutenzione all'infrastruttura ferroviaria di Ferrovie della Calabria ... compreso il ripristino della Gioia Tauro-Palmi, con tanto di rimodulazione del sistema di TPL della Piana, regolarmente riportato nelle schede allegate alla delibera, per una spesa totale di 4,7 milioni di euro.
“Vogliamo ricordare che - aggiunge Galati - l'evento è stato comunicato ai media regionali dall'allora Assessore ai Trasporti Luigi Fedele”. “visto quanto abbiamo accertato noi di Ferrovie in Calabria - prosegue - non ci sentiamo di additare da subito la politica, perché è chiaro che il ‘disguido’ …, è da ricercarsi all'interno degli uffici regionali preposti. Chiediamo quindi al nuovo Governatore Mario Oliverio di verificare quali siano le reali responsabilità, e dare un'immediata risposta ai cittadini ed ai lavoratori di Ferrovie della Calabria”.
L'Associazione Ferrovie afferma di poi di voler continuerà ad indagare sulla vicenda offrendo anche alla dirigenza di Ferrovie della Calabria la massima collaborazione per giungere nel più breve tempo possibile, ad una risoluzione della vicenda, “in difesa dell'azienda - affermano - ma soprattutto dei lavoratori e dei pendolari”. “E' diritto di ogni cittadino - concludono dall’associazione - conoscere quali siano le motivazioni che portano allo stop dei lavori di costruzione o riqualificazione di un'opera pubblica: la trasparenza nell'amministrazione pubblica è un obbligo, e faremo valere le ragioni della collettività con ogni mezzo”.