Rao: “Su Imu agricola colpo di spugna”
“Ottimo colpo di spugna del Governo Renzi, nell'ultima seduta del Consiglio dei Ministri, ai parametri eccessivamenti restrittivi in materia di esenzione dell'Imu agricola”. Così l'Assessore all'Agricoltura della Provincia di Reggio Calabria Gaetano Rao che commenta la decisione del Governo Renzi di “ridefinire i parametri precedentemente fissati, ampliando la platea di coloro che potranno beneficiare dell'esenzione dell'imposta municipale propria”.
Ma chi sono i contribuenti che rientrano nei parametri dell'esenzione? “L'Imu non sarà applicata – spiega l'Assessore Rao – ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei Comuni classificati come totalmente montani; ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei Comuni classificati come parzialmente montani”.
L'ampliamento di tali criteri e l'immediata applicazione degli stessi all'anno di imposta 2014, con l'ulteriore decisione di prorogare al 10 febbraio il pagamento dell'Imu per quei contribuenti che non rientrano nei parametri per l'esenzione, permetterà al comparto agricolo di tirare un sospiro di sollievo, risultato delle sollecitazioni e denunce delle organizzazioni professionali e di qualche rappresentante politico.
“Perchè anche in questo caso – esordisce Rao - eccezione fatta per l'intervento del consigliere regionale Giuseppe Graziano sulla vicenda, la politica regionale è rimasta in silenzio ad osservare il comparto agricolo sprofondare sotto la scure di ulteriori fardelli fiscali, prima che il Governo Renzi rinsavisse. Registro ancora con rammarico che il comparto dell'agricoltura calabrese viaggia su rotte sconosciute in balia delle correnti. Servono uomini capaci di reggere il timone ed il silenzio registrato sulla questione dell'Imu agricola ne è una triste conferma. Aspettiamo dal governatore Mario Oliverio l'annunciata rivoluzione dell'agricoltura regionale, nella speranza - chiosa Gaetano Rao - che arrivino uomini ed idee diverse al servizio del comparto”.