Igp Olio Calabria, vince la proposta reggina di Rao
“La Provincia di Reggio Calabria, per il tramite dell'Assessorato all'Agricoltura, porta a casa un risultato eccezionale per tutto il comparto olivicolo e mette, la parola “fine” alle penalizzazioni, risultanti dalla prima bozza del Disciplinare di Produzione dell'IGP Olio di Calabria, preservando i produttori delle “cultivar”, quali la Sinopolese, Grossa di Gerace e Ottobratica da ricadute economiche negative ad esclusivo appannaggio della cv. “Carolea”. Così l'Assessore all'Agricoltura della Provincia di Reggio Calabria Gaetano Rao riassume, in poche battute, la meticolosa interlocuzione avviata con il Comitato Promotore e la Regione Calabria e sollevata, mesi fa, dall'Assessorato Provinciale reggino con la collaborazione tecnica e qualificata delle organizzazioni di categoria Cia, Coldiretti e Confagricoltura. Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Disciplinare di produzione dell'atteso marchio di qualità, identificativo della nostra regione, “il comparto dell'olivicoltura reggina potrà dotarsi di una prestigiosa certificazione che punta dritto al mercato estero, nel nome della bontà e sicurezza alimentare”.
Continua l'Assessore Rao: “Vale la pena ricordare che, in una fase iniziale, ricevetti mandato dai numerosi produttori olivicoli reggini di rappresentare le istanze in seno al Comitato Promotore, al fine di ottenere la giusta rappresentatività sui contenuti del Disciplinare, in riferimento alle percentuali di varietà olivicole identificative dell'Igp Olio di Calabria”. Grazie all'interesse vigile ed all'azione costante dell'Assessorato Provinciale all'Agricoltura, la battaglia democratica, condotta dall'Assessore Gaetano Rao, unitamente all'impegno del Dirigente del Settore 10 della Provincia di Reggio Calabria Luigi Rubino, alla partecipazione dialettica dei produttori, al parere qualificante delle Opa, hanno segnato la vittoria della “controproposta” reggina che “difende la dignità del mondo olivicolo reggino – spiega Rao – e l'equa rappresentanza delle produzioni olivicole calabresi, mediante l'inclusione delle cultivar Sinopolese, Grossa di Gerace e Ottobratica, nell'alveo di quelle prevalenti ai fini dell'ottenimento del marchio Igp Olio di Calabria”. Continua Gaetano Rao: “Sono felice che l'Assessorato Provinciale all'Agricoltura abbia raggiunto un traguardo così importante, condiviso con gli altri livelli istituzionali e tradotto nell'approvazione del nuovo testo del Disciplinare che tenga conto della “meritocrazia” delle produzioni olearie. Garantiti ed acquisiti i diritti di partecipazione al mercato nazionale ed internazionale con un marchio di qualità certificato, alla politica spetta il “dovere” di salvaguardare e tutelare la giusta rappresentanza di tutte le componenti economiche e sociali che concorrono al sostentamento dell'economia della nostra regione Calabria”.