Musica: giovedì all’Argentina Maria Perotta con Bach e Beethoven
Maria Perrotta, "astro del pianismo mondiale", come la critica musicale l'ha recentemente elogiata per la sua interpretazione di Bach, terrà il suo primo concerto per la Filarmonica Romana, giovedì 29 gennaio al Teatro Argentina. Perotta ha scelto un programma ampio e impegnativo, che abbraccia oltre due secoli di storia della musica, e che si apre con la Fantasia cromatica e Fuga in re minore BWV 903 di Bach, e prosegue con tre sonate, tre capolavori di diversi compositori che disegnano nel tempo il percorso di questa forma, cardine della nostra civiltà musicale: dalla penultima, impegnativa Sonata per pianoforte di Beethoven (la n. 31 in la bemolle maggiore op. 110), alla visionaria Sonata in sol diesis minore op. 19 "Sonate-Fantaisie" (1898) di Alexsander Skrjabin. Conclude il programma Sergej Prokofiev con la Sonata n. 6 in la maggiore op. 82.
Perotta, calabrese ma con studi a Milano, Parigi ed in Germania, è considerata una delle più interessanti pianiste della sua generazione. Applaudita come interprete particolarmente comunicativa, passata anche agli onori delle cronache non musicali per aver suonato in concerto le complesse Variazioni Goldberg di Bach (la piece de resistance di Glenn Gould) al nono mese di gravidanza. Maria Perrotta si afferma in importanti concorsi tra cui il Concorso "J. S. Bach" di Saarbrucken (2004), premio quest'ultimo che la impone sulla scena pianistica internazionale come una significativa interprete bachiana. Fra i suoi recenti impegni l'esecuzione del Clavicembalo ben temperato di J. S. Bach, del Quarto Concerto per pianoforte e orchestra op. 58 di Beethoven con la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Antoni Wit e una tourne'e in Francia e Italia con un programma interamente dedicato a Chopin.
Nata a Cosenza, diplomata al Conservatorio di Milano, ottiene il Diploma Superiore di Musica da Camera all'Ecole Normale de Musique di Parigi.