L’ironia di Buccirosso arriva al Rendano

Cosenza Tempo Libero

Continua la stagione “Rendano in prosa”, dopo i sold out dei due primi appuntamenti ancora tanta comicità e, questa volta dal sapore partenopeo. Martedì 3 febbraio, alle ore 20.30, sarà la volta della commedia “Una famiglia quasi perfetta, scritta diretta e interpretata da Carlo Buccirosso.

Evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza. Sul palco del Teatro A. Rendano 13 appuntamenti all’insegna del divertimento e del puro spettacolo. Prosa, commedie e tanta musica questi gli ingredienti del cartellone ideato da“Musica & Musica”, l’Associazione culturale “Le Pleiadi”, “GF Management” e la FRL Eventi.

“Una famiglia quasi perfetta” E’ un affresco impietoso della nostra società, commedia dai toni chiaroscuri è ambientata in una tranquilla villetta residenziale, in un cui vive una pacifica famigliola. “Lui è un affermato psicologo, lei un’insoddisfatta casalinga – spiega nelle sue note di regia Buccirosso - sembrano vivere in apparente armonia assieme al loro figlioletto, adottato sin dall’età di sei anni, e che ora appare come il loro principale punto di riferimento. Tutto ciò fin quando un inaspettato evento arriverà a turbare la pace della loro esistenza. Il padre naturale dell’amato e coccolato pargolo, piomba nel tepore delle mura della casa a recriminare la paternità di suo figlio. Il disordine legislativo, la mancanza di una quotidiana tutela del cittadino, porteranno gli eventi sul precipizio di una normale tragedia quotidiana, cui la nostra spietata battaglia esistenziale ci ha ormai tristemente abituato”. Buccirosso è uno dei più straordinari caratteristi della tradizione napoletana e questa volta riesce a mettere in equilibrio la drammaticità di una trama, che affronta uno dei tempi più scottanti della nostra società come quello dell’adozione, con quell’ironia, quella farsa sottile e penetrante che rende tutto più umano e magari scontato ciò che non lo è. Al centro della storia un originale personaggio, il Signor Salvatore Troianiello, interpretato da Carlo Buccirosso, che dopo aver scontato una pena di 24 anni per l’uccisione della moglie a causa di un tradimento coniugale, si prefigge l’ obiettivo di riprendersi la custodia di suo figlio, dato in adozione ad una famiglia dopo il tragico evento. Su questo terreno si inizia a disputare una gara veemente: le pretese del protagonista e del nuovo nucleo familiare adottivo che generano due “fazioni” costrette a confrontarsi con interrogativi complicati e dai quali è difficile uscirne.

Carlo Buccirosso attore e comico partenopeo di straordinario talento, specializzato nel ruolo stereotipato del napoletano medio o piccolo-borghese di solito sempre trafelato da qualche preoccupazione, noto anche come scrittore e sceneggiatore, comincia la sua carriera ne “L'ultima scena” (1989), il suo debutto cinematografico accanto ad Aldo Giuffré, Vittorio Caprioli e Marina Suma. Dopo la pellicola “Amami” (2002), diventa uno degli amici e attori prediletti di Vincenzo Salemme che lo dirigerà ne: “Premiata Pasticceria Bellavista” (1998), “L'amico del cuore” (1998), “Amore a prima vista” (1999) e “A ruota libera” (2000). In seguito a “Il grande botto” (2000) e “Il mare non c'è paragone” (2002), diventa anche uno degli attori più tipici di film di Carlo Vanzina, infatti lo si vedrà recitare in pellicole come “Febbre da cavallo - La mandrakata” (2002), “Le barzellette” (2004), “In questo mondo di ladri” (2004). Dopo la fiction “Due imbroglioni e mezzo” (2007), recita nella pellicola “Il divo” (2008) e, negli anni seguenti, in “I mostri oggi” (2009), “Un'estate ai Caraibi” (2009) e “Dalla vita in poi” (2010). Intensa anche la sua attività teatrale, mette in scena con la sua compagnia teatrale: "I compromessi" con Carlo Croccolo e Graziella Marina e "Vogliamoci tanto bene". Nel 2013 è nella fortunata pellicola, premio Oscar come miglior film straniero, di Sorrentino “La grande bellezza”.