Rigenerazione tissutale e biomateriali, a Crotone lo Zeusi Symposium
Relatori di fama internazionale per la seconda edizione dello Zeusi Symposium, evento scientifico in cui vengono descritte le principali attività di ricerca svolte presso il Polo Biomedico Marrelli di Crotone. Tra questi: Kevin Shakesheff e Robin Quirk della Notthingam University, Aiswarya Viswanath della University College Leuven, Antonio Apicella della Università di Napoli, Barbara Pernigoni della Universitè Pierre et Marie Curie di Parigi, Gianni Cuda della Università Magna Grecia di Catanzaro, Salvatore Scacco e Rosario Polizzi della Università Aldo Moro di Bari,
L'anno appena trascorso è stato ricco di risultati e successi nel campo della ricerca scientifica internazionale e nel corso di questa edizione del congresso sono stati così riferiti tutti gli aspetti più salienti che hanno contraddistinto uno dei progetti di ricerca più importanti: il Prometeo, acronimo di "Progettazione e Sviluppo di piattaforme tecnologiche innovative e ottimizzazione di Processi per applicazioni in Medicina rigenerativa in ambito oromaxillofacciale, ematologico, neurologico e cardiologico".
"Quest’anno abbiamo inteso riferire in questo congresso tutti gli aspetti più salienti che hanno contraddistinto uno dei nostri progetti di ricerca più importanti: il Progetto Prometeo" ha sostenuto in apertura il professore Massimo Marrelli, medico e imprenditore calabrese.
In un momento particolare dell’economia, in cui la sostenibilità del servizio sanitario nazionale è oggetto corrente e costante di discussione, parlare di nuove ed innovative applicazioni mediche e tecnologie, fa pensare da un lato ad una medicina del futuro in cui tutto è possibile, dall’altro ad una crescita eccessiva dei costi e quindi da una impossibilità dei sistemi sanitari a far proprie le evoluzioni mediche e scientifiche. Per questo è importante che la ricerca sanitaria fornisca strumenti utili al miglioramento delle condizioni di salute globale di un paese, ma anche a costi compatibili. E i bio materiali potrebbero offrire questa prospettiva.
IL PROGETTO DI RICERCA Prometeo si è articolato in tre anni di attività, avvalendosi delle collaborazioni di 11 diversi gruppi di ricerca, di istituti privati e di enti e università pubbliche. Tra essi L’Irccs Casa Sollievo Della Sofferenza di S. Giovanni Rotondo. La Casa di cura CalabroDental, in collaborazione con i ricercatori del Centro Ricerche Tecnologica, ha sviluppato il core-activity del progetto, divenendo in poco tempo una struttura con un importante expertise sulle cellule mesenchimali staminali e sui biomateriali innovativi applicati alla medicina rigenerativa.
Un’aorta, una trachea, un’arteria, una uretra possono essere ricostruite con biomateriali, e sostituire così i materiali artificiali oggi usati molto più costosi e meno graditi al corpo umano. Un tumore osseo, per esempio, può essere curato con l’aiuto di tessuto autologo iniettato e sostituire, così, il tessuto malato con tessuto buono. Questo è il futuro e i risultati che il programma ha raggiunto sono straordinari.
Le collaborazioni scientifiche che la capofila ha coordinato nel progetto sono di elevato prestigio, e nel corso degli anni sono state create sinergie professionali, come nel caso del professore Kevin Shakesheff dell’Università di Nottingham con il quale sono stati raggiunti traguardi ambiziosi ed avanguardistici nel campo dei biomateriali.
"Grazie a questa interazione tra il Gruppo Uk ed il nostro - ha concluso Marrelli - abbiamo portato in Calabria uno dei ricercatori più stimati nel mondo, che ha creduto nel nostro Gruppo e nei nostri giovani ricercatori, e oggi possiamo dire che anche Kevin è un po’ calabrese".