Sport: il calcio entra nelle scuole come mezzo di formazione e crescita
La riduzione delle risorse economiche messe a disposizione per l'avviamento alla pratica sportiva nelle scuole ha avuto una sensibile ripercussione sull'ammontare delle ore extracurriculari, in cui gli studenti hanno la possibilità di dedicarsi ad uno sport rimanendo nell'ambito scolastico, che sono di gran lunga diminuite.
Il Settore per le Attività Giovanili e Scolastiche Calabria della Federazione Italiana Gioco Calcio, dinnanzi a questo quadro non molto roseo, non si abbatte e continua a promuovere nelle scuole calabresi di ogni ordine e grado i suoi progetti nazionali e regionali. A tal fine, fa riferimento come sempre al Coordinamento per le Attività fisico-sportive e motorie dell'U.S.P., diretto da Rosario Mercurio, che dimostra grande professionalità e disponibilità nell’ascoltare e prendere in considerazione le esigenze del Settore. E’ proprio tale Ufficio, infatti, che, come ogni anno scolastico, fa da ponte tra la Federcalcio e gli istituti scolastici. Questi ultimi, nonostante i già detti tagli operati all’avviamento alla pratica sportiva, rimangono affezionati al gioco del calcio. Sono diverse, difatti, le scuole della provincia catanzarese e non solo che hanno deciso di dedicare le ore extracurriculari alla pratica calcistica, certe che, come ha affermato Lo Guzzo: “Il calcio entra nelle scuole come mezzo di formazione e crescita dei ragazzi. Difatti, un continuo coinvolgimento nell'attività sportiva – ha precisato il Coordinatore federale regionale - fa loro trarre vantaggio non solamente in termini di benessere psico-fisico, ma anche di socializzazione e maturazione di gruppo”. L'auspicio è che sempre più realtà scolastiche facciano propria tale consapevolezza.