Ovazioni per gli azzurri che si allenano a Rizziconi
Grandi applausi hanno accolto la Nazionale di Cesare Prandelli a Rizziconi. A fare gli onori di casa, don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e le autorità locali. Sulla tribunetta sono cominciati i cori, gli applausi accompagnati dall'inno di Mameli. 'Benvenuti a Rizziconi': questo lo striscione che campeggiava durante l’allenamento.
Dopo aver ottenuto una bella vittoria in amichevole venerdì sera contro la Polonia, la nazionale italiana di calcio ha fatto tappa questa mattina a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, su un campo confiscato alla ‘ndrangheta. Su questo impianto, è nata una scuola calcio frequentata oggi da oltre 100 ragazzi tra i 6 e i 14 anni. Con la Nazionale era presente anche Rino Gattuso: il milanista, Campione del Mondo nel 2006, ha testimoniato insieme alla Delegazione della FIGC, a Prandelli e agli Azzurri, l’impegno di tutti contro la criminalità organizzata.
Protagonisti della festa organizzata per l’arrivo della Nazionale sono stati mille ragazzi delle scuole elementari e medie, presenti sulle tribune del campo di calcetto di Rizziconi, dove Prandelli ha organizzato un piccolo torneo dividendo gli Azzurri in quattro squadre. Ma la presenza in Calabria è stata soprattutto l’occasione per ribadire un forte impegno civile contro ogni forma di sopruso e di delinquenza in un territorio particolarmente esposto alle logiche della violenza e della sopraffazione. Gli azzurri si sono allenati con un pallone che riportava il seguente messaggio: “Dai un calcio al pizzo - Il pizzo è una palla al piede”, realizzato dalla Presidenza del Consiglio Regionale e dalla Commissione regionale contro la ‘ndrangheta della Calabria.
Cesare Prandelli, il Ct dell'Italia ha usato un coro da tifosi per incitare le persone di Rizziconi, prima di chiudere la domenica speciale della Nazionale sul campo di calcetto di Libera contro la 'ndrangheta. "Non mollate, non mollate mai".
Video inserito ore 20:15