Anche Gerardo Sacco da un calcio alla ‘ndrangheta
Domenica, 13 novembre, a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, si è svolto un allenamento decisamente speciale. Infatti, l’associazione Libera di Don Luigi Ciotti, in collaborazione con il Comune di Rizziconi, ha promosso un’iniziativa da subito sostenuta dalla F.I.G.C., nella persona del Presidente Giancarlo Abete e dal CT della Nazionale Italiana di calcio, Cesare Prandelli.
In migliaia così, tra giovani ed adulti, hanno potuto ammirare da vicino i loro beniamini, da Gattuso a Buffon, da Balotelli a De Rossi. La cosa più eccezionale però, è che l’intero evento si è svolto proprio su un terreno confiscato alla mafia, segno tangibile di quanto si possa trasformare un territorio martoriato da questo triste fenomeno, in un “campo” nel qual far rifiorire i semi della speranza, del coraggio e dell’onestà.
Per questa occasione all’orafo Gerardo Sacco, da sempre pronto a far conoscere il volto positivo e sano della Calabria, è stato chiesto di realizzare un segno che potesse esprimere il significato di questa importante iniziativa. L’orafo ha così ideato un’opera in argento su base di cristallo, interamente realizzata a mano, con riprodotto un ragazzo nell’atto di colpire un pallone, dove la gamba è rappresentata dalla Calabria, che anche grazie a queste iniziative, “tira” un calcio alla n’drangheta.