Guardia Costiera: Operazione “Labyrinth”, sequestri e sanzioni nel vibonese

Vibo Valentia Cronaca

Nei mesi di dicembre e gennaio, il Compartimento Marittimo di Vibo Valentia Marina, è stato interessato dall’operazione complessa denominata “Labyrinth”, disposta a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e coordinata a livello Regionale dal Reparto Operativo della Direzione Marittima – Guardia Costiera - di Reggio Calabria, per la verifica del rispetto delle varie normative comunitarie ed italiane che riguardano l’intera filiera pesca.

L’operazione si è svolta a partire dai primi giorni di dicembre 2014 e si è intensificata proprio in prossimità del periodo natalizio, in corrispondenza del quale aumenta la vendita ed il consumo delle specie ittiche, coinvolgendo 60 militari, destinati nei Comandi Guardia Costiera di Maratea, Praia a Mare, Diamante, Cetraro, Paola, Amantea, Lamezia Terme, Pizzo, Vibo, Tropea e Nicotera.

Nel dettaglio l’attività di polizia marittima svolta nella sola zona di competenza del Compartimento Marittimo di Vibo Valentia ha condotto a: 245 controlli effettuati a terra con 4.022 Km percorsi, 114 controlli effettuati in mare con 230 miglia percorse, 30.761,00 Euro di sanzioni amministrative redatte, 6 sequestri per un complessivo di Kg. 165 di prodotti ittici sequestrati, 4 denunce penali di cui una per pesca abusiva di novellame di sarda “bianchetto” con relativo sequestro del prodotto catturato e un’altra per pesca abusiva con attrezzo da pesca non segnalato del tipo “palangaro” della lunghezza di 3000 metri circa.

L’attività di controllo è stata svolta mediante l’impiego di mezzi navali e terrestri della Guardia Costiera, impiegati in operazioni sia diurne che notturne, secondo l’ormai collaudato sistema di pattuglie operanti congiuntamente sia via mare che via terra.

Nella prima fase dell’operazione le verifiche si sono concentrate sulla parte iniziale della filiera, svolgendo controlli ai punti di sbarco che hanno permesso di ispezionare visivamente il pescato presente a bordo, di controllare la regolare tenuta della documentazione prevista dalle norme che regolano la pesca professionale, nonché il lavoro marittimo e la sicurezza della navigazione con conseguente elevazione di verbali amministrativi che regolano anche queste materie.

Le verifiche si sono, poi, concentrate sulla successiva fase della filiera, quella del trasporto del prodotto. Si è, pertanto, proceduto ad effettuare controlli su strada, specie nei giorni che hanno preceduto le festività natalizie, operando anche congiuntamente alla Polizia Stradale di Vibo e di Lamezia Terme ed accertando numerosi illeciti amministrativi per violazione delle specifiche norme di settore che numericamente hanno rappresentato la parte più rilevante dell’intera attività di controllo dell’operazione in argomento.

Di seguito, l’attenzione si è spostata sulla parte finale della filiera che conduce il pescato dal venditore al consumatore con numerosi controlli a varie realtà commerciali quali ristoranti, pescherie, supermercati, centri di distribuzione che hanno permesso di rilevare un sostanziale rispetto della normativa di settore, soprattutto quella relativa alle informazioni obbligatorie da rendere al consumatore finale.

Infine, non è stata tralasciata l’attività di repressione di fenomeni tipici del territorio di giurisdizione quali la pesca di specie sottomisura con particolare riferimento al novellame di sarda o al pescespada, l’attività di pesca realizzata da diportisti con attrezzi non consentiti, nonchè l’endemica attività di commercializzazione su strada di specie ittiche da parte di ambulanti abusivi in violazione delle normative sia sulla tracciabilità che igienico-sanitarie.

L’attività di controllo della filiera della pesca da parte di tutto il personale del Compartimento Marittimo di Vibo Valentia Marina, con tolleranza zero verso coloro che di fatto effettuano attività illecite ed in modo particolare verso coloro che vendono prodotti alterati dal punto di vista igienico-sanitario o non idonei al consumo umano, è una delle principali linee d’indirizzo dell’attività istituzionale del Corpo delle Capitanerie di porto.

Alla luce dei risultati raggiunti l’obiettivo di garantire la tutela del cittadino quale consumatore finale e del patrimonio ittico nazionale in generale prevenendo l’immissione sul mercato di alimenti non in regola con la normativa vigente, può dirsi compiutamente raggiunto.

Ma ancor più potranno ottenersi positivi risultati grazie alla collaborazione della collettività, invitata a prestare la massima attenzione nell'acquisto dei prodotti ittici, privilegiando quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrità alimentare, evitando di comprare quelli venduti illecitamente e senza garanzie per strada da ambulanti privi di qualsivoglia autorizzazioni.