Rapine e violenze sessuali, in manette cittadino marocchino

Cosenza Cronaca

Il Gip del Tribunale di Castrovillari, su richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 21enne cittadino di nazionalità marocchina, Achraf Badi, che vive a Francavilla Marittima insieme alla sua famiglia, regolarmente in Italia, ed è incensurato.

Il 21enne è stato già sottoposto d’iniziativa dai carabinieri di Cassano all’Ionio ad un fermo d’indiziato di delitto lo scorso 2 febbraio, con l’accusa di rapina e violenza sessuale ai danni di una prostituta romena, reato commesso il 30 gennaio scorso. La donna, dopo il fatto, riuscì a segnare il numero di targa dell'auto sulla quale il giovane, vettura intestata ad un italiano che l'aveva ceduta al padre dell’arrestato (ignaro delle azioni del figlio) che, in un'occasione, avrebbe agito anche insieme a due complici ancora non identificati.

A seguito di una attività investigativa svolta da militari di Corigliano e della Stazione di Scalo, Badi è ritenuto gravemente indiziato di essere l’autore di almeno altri 7 episodi di rapina, di cui uno con sequestro di persona (avvenuti con lo stesso modus operandi nel comune di Corigliano Calabro) nonché di tre violenze sessuali. I reati sarebbero stati commessi dal novembre 2014 al gennaio 2015.

In tutto gli verrebbero addebitate 10 rapine e 3 violenze sessuali ai danni di giovani donne, prima rapinate e poi abusate. In un caso avrebbe anche tentato di portare una delle vittime in un luogo isolato ma la stesso riuscì fortunatamente a fuggire. Da qui anche l'accusa di sequestro di persona a carico del 21enne che, peraltro, sarebbe stato solito indirizzare insulti razzisti verso le vittime, bollandole come "sporca italiana" o "sporca rumena" a seconda della loro nazionalità.


IDENTIFICATO GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE DELLE PROSTITUTE

Nel corso della conferenza degli inquirenti è stato precisato che, il 2 febbrai, dopo una perquisizione nella sua abitazione, il badi avrebbe tentato di fuggire nelle campagne ma i militari, che avevano nel frattempo circondato tutta la zona, riuscirono a fermarlo. Le indagini proseguono ora per identificare eventuali complici.

"Sicuramente adesso nella zona di Corigliano c'è molta più tranquillità" ha rassicurato Franco Giacomantonio, procuratore capo di Castrovillari. "A volte questo giovane, finora incensurato, operava a distanza di sole poche ore - ha proseguito il procuratore - e utilizzava frasi razziste, … come riferito dalle stesse vittime". Vittime che hanno riconosciuto l'uomo: una - raccontano gli inquirenti - è anche svenuta al momento del riconoscimento.

“Il giovane si appostava nei pressi di incroci stradali - ha spiegato invece il capitano Francesco Barone, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Corigliano Calabro, - dietro i cartelloni pubblicitari, minacciando poi con coltelli gli automobilisti, apostrofandoli in maniera violenta”. "Ha rapinato anche alcune prostitute - ha aggiunto - ma queste, che hanno un profilo psicologico certamente diverso dalle altre vittime, sono state però in grado di riferire dei dettagli utili all'identificazione del giovane".

[Aggiornata alle 12:50]