Inquinamento atmosferico: presentato “SNIFF”, il primo sistema di eco monitoraggio
Presentato questa mattina presso l’Osservatorio di Monitoraggio Ambientale, ubicato nella Casa della Cultura, il progetto SNIFF – Sensor Network Infrastructure for factors”, il primo sistema di eco monitoraggio che prevede l’inquinamento atmosferico.
A presentare l’iniziativa Michele Marseglia – assessore all'Ambiente Comune di Crotone, Rocco Gaetani – presidente del Consiglio di Amministrazione di Akrea spa e Francesca Giappicucci – project manager della Vitrociset S.p.A
Erano presenti i rappresentanti dei partner del progetto CIRPS, CID Software Studio, CRATI, Università degli Studi di Catania, Università degli Studi di Milano Bicocca, Laboratorio Tevere, ITALDATA, IIA-CNR, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, GEO LAB srl.
“Un progetto innovativo, una buona prassi esportabile in tutti i comuni” come ha avuto modo di sottolineare nel suo intervento il presidente di Akrea Rocco Gaetani che ha anche evidenziato “la concretezza di un programma che è partito ed arriva alla conclusione, grazie all’apporto di tutti i partner ed alla volontà dell’amministrazione Vallone, aprendo le porte a nuove esperienze nel settore del monitoraggio ambientale”
Validità del progetto sostenuta nel suo intervento anche dall’assessore all’Ambiente del Comune di Crotone il quale ha esposto i motivi della convinta partecipazione dell’amministrazione comunale al programma SNIFF: “una programmazione che non solo ci fa ragionare su dati reali e scientifici ma che ci consente di poter intervenire con efficacia in materia di politiche ambientali sul tema dell’inquinamento atmosferico. Argomento avvertito con grande interesse dalla cittadinanza e che ci vede impegnati come assessorato e come amministrazione. Saremo in grado di sapere chi, come, quando e quanto inquina”
E’ stata la project manager della Vitrociset – Francesca Giappicucci ad entrare specificamente nei dettagli tecnici del progetto:
“Vitrociset, azienda ICT leader nella progettazione e gestione di servizi “safe & critical” ha dato il via a Crotone alla sperimentazione di “SNIFF - Sensor Network Infrastructure For Factors”, il primo sistema di monitoraggio ambientale in grado di prevedere il livello di inquinamento atmosferico cittadino in tempo utile per attivare contromisure e allarmi.
Grazie all’utilizzo di un innovativo modello matematico, infatti, Il progetto SNIFF, quantifica il livello di inquinamento dell’aria, individua sul territorio le fonti inquinanti (centrali elettriche, porti, aeroporti o impianti industriali) ed è in grado di prevedere i livelli di inquinamento cittadino nel breve, medio e lungo periodo. Ciò significa che l’amministrazione comunale potrà sapere in anticipo – per esempio – se il livello di smog presente in città si alzerà o si abbasserà e potrà tempestivamente programmare il blocco della circolazione delle autovetture. Il sistema si basa su una rete di sensori distribuiti sul territorio che permettono il superamento dei vincoli e dei limiti dei sistemi attuali e che sono installabili su postazioni sia fisse sia mobili (a bordo di mezzi terrestri e anche di droni (UAV - Unmanned Aerial Vehicles).
Il progetto “SNIFF” - una volta terminata la sperimentazione necessaria per la sua validazione - fornirà alle amministrazioni locali un nuovo strumento per la valutazione della qualità dell’aria, fondamentale per la determinazione dello stato dell’ambiente e premessa indispensabile per la gestione delle criticità e per la pianificazione delle politiche di intervento in materia di ecologia. Il tema del controllo e della gestione della qualità dell’ambiente riveste primaria importanza, a causa delle conseguenze sulla salute che l’inquinamento dell’aria può procurare alla popolazione esposta, in conformità con i principi normativi applicati in Europa e orientati a identificare precise responsabilità a carico di chi inquina. Allo stesso tempo, il sistema fornirà gli strumenti per effettuare corrette verifiche a tutela delle aziende che desiderano avviare un ciclo di miglioramento delle proprie performance ambientali”.