Appello di Castagna (Uil) sul precariato in Calabria
"Chiudiamo definitivamente questa vergognosa pagina del precariato politico, puntiamo a creare lavoro vero e diamo una risposta immediata ai medici dell'ospedale civile dell'Annunziata".
A dichiararlo, in modo preoccupato, è il Segretario della UIL, Roberto Castagna, che lancia l'allarme e sollecita la classe politica ed istituzionale ad invertire la rotta per evitare ulteriori ed irreparabili danni ad una situazione economica e sociale già fortemente compromessa.
Castagna vede nella politica di irrobustimento dell'area che ruota attorno al settore pubblico una seria minaccia per la stabilità e un doloroso quanto ingiusto percorso di precarietà a vita per tanti giovani verso i quali sarebbe indispensabile ed opportuna una seria politica di stabilizzazione dei rapporti di lavoro, all'interno di un quadro progettuale e produttivo per la collettività, e di valorizzazione del personale impegnato.
Troppo spesso si allargano a dismisura i contenitori collegati al settore pubblico, offrendo occasioni di lavoro,magari, a chi già un lavoro ce l'ha, penalizzando tanti giovani meritevoli che non rientrano nei parametri dei "farmacisti del voto", cioè coloro che lavorano, solo ed esclusivamente, per crearsi quel sostegno elettorale necessario a fare fortuna politica.
I 4.800 LSU-LPU, oggi contrattualizzati per un anno a 26 ore, gli 854 lavoratori della legge regionale 15/2008, i 303 contrattualizzati da Società in house con contratti a progetto, i 375 stagisti, nonché i 27.000 percettori di trattamenti ammortizzatori sociali in deroga, i 90.212 percettori ordinari che godono di disoccupazione ordinaria, a requisiti ridotti, di cassa integrazione ordinaria e straordinaria e di mobilità ordinaria ed infine i 201.698 titolari di un contratto a termine o flessibile ed infine, la platea di oltre 300.000 fra disoccupati ed inoccupati, si aspettano una politica, a livello nazionale e ai livelli locali, seria e concreta, fatta di progetti, di investimenti e di buona spesa comunitaria.
Questi dati, che dovrebbero far riflettere l'intera classe dirigente calabrese, ci dicono che non e' più tempo di scherzare con il fuoco.
Pertanto, e' necessario invertire la logica che, fino ad oggi, ha guidato gran parte di coloro che hanno amministrato e amministrano le nostre comunità.
Il Presidente Oliverio, nel suo corposo programma parla di rinascita per una Calabria piegata da politiche, fino ad oggi, inconcludenti.
Castagna, invita, il Presidente a stabilire priorità, tempi e modalità di realizzazione e l'apertura di un tavolo provinciale capace di affrontare alcune questioni scottanti che riguardano la provincia cosentina.
In particolare, c'è da dare una risposta concreta e definitiva alle richieste dei medici dell'Ospedale Civile dell'Annunziata che da mesi reclamano interventi sul versante degli organici carenti e stabilire, da subito, un crono programma per le questioni che bloccano le risposte sanitarie minime per la popolazione cosentina e calabrese.
Difronte ad un problema così drammatico più che aspettare la decisione di chi deve assumere il ruolo di commissario della sanità bisognerebbe andare oltre la formalità e far valere l'autorevolezza del largo consenso ottenuto.
Mi auguro, conclude Castagna, che il Presidente Oliverio non farà trascorrere inutilmente altri giorni sul dramma della sanità cosentina.