La Trattativa della Guzzanti a Cosenza: Guarasci sold out.
“Un colpo d'occhio di quelli che ti emozionano, una sala piena in ogni ordine di posto quella dell'Auditorium “A. Guarasci” che ieri sera ha ospitato la proiezione del film documentario firmato da Sabina Guzzanti “La Trattativa”, ma non solo. Ieri sera si è discusso di lotta al fenomeno mafioso. Una lotta che si concretizza su diverse direttrici”. È quanto afferma Laura Ferrara, deputata europea del Movimento 5 stelle.
“C'è l'anti mafia di un magistrato, Nicola Gratteri, venticinque anni al servizio della lotta alla criminalità di stampo mafioso, di questi molti nelle scuole, nelle televisioni e nei dibattiti pubblici perché l'anti mafia si fa anche con la conoscenza, con la lotta all'ignoranza. Nicola Gratteri continua a trasmettere il messaggio della legalità, lo fa a gran voce ma ammette che la battaglia contro la mafia non la stiamo vincendo, perché il sistema detentivo non è proporzionato, perché l'istruzione che riceviamo nelle scuole non è proporzionata alla cupola di cultura mafiosa che respiriamo ogni giorno nelle nostre città. La lotta alla mafia e la scuola, ne dà testimonianza il portavoce del Movimento 5 Stelle al Senato Nicola Morra, insegnante fino a prima della sua elezione. I primi a rassegnarsi sono proprio gli insegnanti – dice - convinti che lo stato delle cose non possa cambiare.
E gli incontri come quello avvenuto ieri vogliono invece sovvertire questo modo di pensare, si può e si deve fare di più. Si può fare di più con un laboratorio universitario come quello istituito da Giancarlo Costabile all'Unical, pedagogia delle resistenza. Perché pedagogia è prassi. Bisogna raccogliere l'eredità di mille morti e contrastare in primis l'anti mafia di cartone a cui spesso assistiamo. Un non luogo in cui tanti mediocri trovano visibilità. Come Movimento 5 Stelle e cittadini entrati nelle istituzioni ci proviamo ogni giorno a dare strumenti concreti per ribaltare lo stato delle cose, lo fanno i portavoce al Parlamento italiano, ci proviamo noi al Parlamento europeo.
Spesso le discussioni sulla lotta alla criminalità di stampo mafioso in Europa si riducono a mere dichiarazioni d'intenti, le procedure sono lunghe e farraginose. Ma non demordiamo, stiamo lavorando per far riconoscere i reati di mafia a livello europeo, perché la cronaca ci dimostra che la mafia non è più una prerogativa solo italiana. Va riconosciuto come fenomeno transnazionale. Si sta discutendo del procuratore europeo e abbiamo chiesto che possa avere competenza anche sui reati di stampo mafioso ma è necessario che prima ci sia una legislazione comune sul fenomeno.
Parlare a quel numeroso pubblico, grazie alle domande incalzanti e attente di Arcangelo Badolati, della mia attività al Parlamento europeo è stato gratificante, perché è necessario dare ai cittadini tutti gli strumenti per capire a che punto siamo nel contrasto alle mafie, quali sono le azioni da porre in essere e soprattutto fino a che punto può arrivare un parlamentare. Noi del Movimento 5 Stelle continueremo a denunciare le situazioni opache, promuoveremo una legislazione che vada realmente nel senso della lotta a tutti i livelli. Anche attraverso la cultura e il linguaggio artistico.
Quello per esempio di Sabina Guzzanti che in un ottimo film mostra la storia recente del nostro Paese, il suo, dice, non è un film sulla mafia ma un film sulla politica, su quel rapporto anche fin troppo stretto in cui, in un recentissimo passato, si è tenuta lontana la cittadinanza e strani rapporti si intessevano nelle stanze del potere. È stato bello vedere come il pubblico, coinvolto da quanto visto sullo schermo poco prima, cercasse risposte anche politiche, dalla regista. Una serata, seppur fredda, riscaldata dalla partecipazione attiva di tutti, ecco perché non rimarrà un evento isolato e siamo pronti a proporne di nuovi sulla scia del successo di ieri sera”.