Sviluppo sostenibile: presentato il progetto di valorizzazione della fascia costiera
Il progetto di valorizzazione della fascia costiera elaborato dalla Nautilus sotto la lente del Forum per lo sviluppo sostenibile
Come previsto, i componenti del Forum permanente per lo sviluppo sostenibile (nel quale sono appresentanti numerosi soggetti istituzionali) si sono incontrati ieri per analizzare nel dettaglio il progetto di valorizzazione della fascia costiera da Vibo Marina a Pizzo elaborato dalla Nautilus, la cooperativa vibonese di servizi per l'oceanografia e la gestione delle risorse ambientali.
L'incontro, promosso dall'assessore provinciale all'Ambiente Martino Porcelli, ha fatto seguito alla prima riunione ristretta tenutasi il 3 dicembre scorso, nel corso della quale i rappresentanti della Nautilus illustrarono al presidente della Provincia Francesco De Nisi e all'assessore i contenuti del progetto, la cui elaborazione fu promossa dall'Ente circa due anni fa attraverso un bando pubblico finanziato dal ministero dell'Ambiente e finalizzato, appunto, alla progettazione di interventi di sviluppo sostenibile in aree con particolare vocazione naturalistica.
In occasione del primo incontro, dunque, si stabilì di coinvolgere tutti i componenti del Forum attraverso una successiva riunione. Da qui l'appuntamento di ieri sera, nel corso del quale sono stati ribaditi gli obiettivi del progetto, che ha l'ambizione di rappresentare una visione di massima nella quale far rientrare gli interventi di riqualificazione che in questi mesi i vari soggetti istituzionali coinvolti nello sviluppo del territorio stanno progettando per attingere ai fondi Por.
Come hanno rimarcato anche ieri Concetta Fallanca, responsabile del progetto e docente di architettura all'Università di Reggio Calabria, e Gaetano Luciano, presidente del Forum permanente per lo sviluppo sostenibile della fascia costiera, si tratta di un'articolata pianificazione territoriale che mira a valorizzare e riqualificare il tratto di costa che da Vibo Marina giunge sino alla foce del fiume Angitola, puntando sia alla razionalizzazione urbanistica degli insediamenti residenziali e industriali presenti che alla salvaguardia ambientale.
In particolare, l'elaborato si focalizza principalmente sulla riqualificazione del porto e del lungomare della frazione marina della città capoluogo, con l'allestimento di aree verdi attrezzate in prossimità del quartiere Pennello, la costruzione di un acquario marino e di un museo del mare, la razionalizzazione degli approdi turistici, la riconversione e la bonifica delle zone dove attualmente sono presenti le infrastrutture industriali.
Spostandosi verso nord, poi, si prevede la riqualificazione del vecchio tracciato delle Ferrovie Calabro-Lucane per la creazione di un parco ecologico, la salvaguardia ambientale del lago Angitola e della foce dell'omonimo fiume, già classificati a livello europeo come Siti di interesse comunitario (Sic) per la rilevanza biologica che rivestono. Infine, il piano prende in considerazione anche la valorizzazione del centro storico di Francavilla Angitola.
Soddisfazione è stata espressa dall'assessore Porcelli, che ha sottolineato quello che a suo parere rappresenta il vero valore aggiunto di questo progetto: la valorizzazione dell'esistente senza l'impatto di grandi opere infrastrutturali da realizzare ex novo.
«Mi auguro che questo lavoro possa dare un forte impulso alla progettazione di nuovi interventi di riqualificazione delle aree interessate - ha affermato Porcelli -, favorendo la collaborazione tra i soggetti istituzionali coinvolti e offrendo ad essi un'importante risorsa progettuale già pronta all'uso».