Fisco. Unimpresa, mole ricorsi impone pace tra Stato e contribuenti
"La mole di ricorsi tributari, che valgono come due manovre finanziarie, più di 50 miliardi di euro, impone al governo un ragionamento volto a mettere definitivamente pace tra lo Stato e i contribuenti. La delega fiscale è volta a semplificare il rapporto tra i cittadini e le imprese da una parte e l'amministrazione finanziaria dall'altra e noi auspichiamo che sia la volta buona perché siano create regole di chiara attuazione: la certezza del diritto, specie in campo tributario, è fondamentale per la crescita economica ed è un fattore determinante anche per attrarre gli investimenti esteri. Nell'ottica di un rapporto più disteso sarebbe opportuno ragionare anche misure volte a snellire l'arretrato dei ricorsi, non necessariamente con condoni o sanatorie, magari con interventi volti a risolvere in via stragiudiziale le controversie di natura fiscale".
Lo dichiara il presidente di Unimpresa Calabria, Giuseppe Pratticò, commentando i dati forniti dal presidente del Consiglio della magistratura tributaria, Mario Cavallaro, secondo il quale a fine 2014 in totale c'erano oltre 443.000 ricorsi pendenti davanti alla magistratura tributaria, per oltre 50 miliardi di euro.