24enne accusato di furto, il giudice non convalida arresto

Cosenza Cronaca
Il tribunale di Castrovillari

Si è svolto al Tribunale di Castrovillari, davanti il Giudice Francesca Sicilia con l’assistenza del cancelliere Nicola Daloiso, l’udienza per direttissima per la convalida dell’arresto di M.M., 24enne arrestato il 19 febbraio scorso dai Carabinieri di Corigliano.

Il giudice, accogliendo le tesi difensive di Sergio Lucisano, avvocato del foro di Catanzaro, non ha convalidato l’arresto del 24enne. Il pubblico Ministero, nell’esporre i fatti e le ragioni del suo intervento, aveva concluso con la richiesta di convalida e la misura cautelare dei domiciliari per l’uomo, che è incensurato.

L’avvocato Lucisano, ha improntato la sua difesa sull’illegittimità della ricorrenza dello stato di quasi flagranza e sul non riconoscimento dello stesso M.M., dato che l’autore del furto aggravato indossava un passamontagna e degli abiti di uso comune. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la visione dei fotogrammi non avrebbe identificato l’accusato, anche se la polizia giudiziaria avrebbe confermato la presenza del giovane con gli stessi vestiti.

Questa circostanza è riportata nei verbali di arresto dei Carabinieri intervenuti sul posto e da un vigilante che era presente ed in servizio: dopo avere visionato i filmati con il proprietario avrebbe difatti intravisto una persona passare poco distante il luogo del crimine e che lo stesso indossava un abito simile a quello dell’uomo che aveva perpetrato il furto.

Il giudice Sicilia, ha così condiviso l’orientamento giurisprudenziale “emerso in sede di legittimità secondo cui non ricorre la quasi flagranza quando il momento iniziale dell’azione si individua in una denuncia effettuata quando si era già consumata l’ultima frazione dell’azione delittuosa”.