A 6 anni protagonista del ‘corto’ in lizza per il David di Donatello
Il cortometraggio “Palline di Pane” realizzato dal regista Giuseppe Ferlito, è in lizza per il premio David di Donatello che, come ogni anno, viene assegnato alle produzioni cinematografiche italiane. Tanta la gioia nella città di Rossano per la nomination, anche perché l’attore protagonista del film è il giovanissimo attore rossanese Gianfrancesco Spina (6 anni).
La trama del cortometraggio è incentrata sulla storia di un bambino, Samuele (8 anni), gracilino e taciturno, che non mangia il pane dal quale ne ricava palline di mollica. La mamma lo blocca sempre, non condivide questo brutto vizio del figlio e, quindi, si arrabbia, si preoccupa, si interroga sul perché lo faccia, senza trovare una risposta. Samuele è in perfetta salute, dal responso del pediatra, nonostante sia di costituzione esile, cresce bene e forte. A scuola ha buoni voti e va d'accordo con tutti i suoi compagni, anche se nell'ultimo quadrimestre il suo rendimento è molto calato e durante la ricreazione ha picchiato un suo compagno per prendersi un pezzo di pane.
"Forse è meglio far vedere Samuele ad uno psicologo" concordano insieme la preside e la mamma, entrambe severe e desiderose di capire cosa sta accadendo al piccolo Samuele. Ogni martedì Samuele va dallo psicologo, racconta come sta, cosa fa durante la giornata, come sono mamma e papà, cosa sente quando spezzetta il pane. Samuele a casa, come accade ormai da diverso tempo, assiste ai diversi battibecchi tra i genitori e per non ascoltare i loro continui litigi si infila due palline di mollica come se fossero due tappi. Un cortometraggio in cui si evince il dramma di un bambino alle prese con disagi sociali dovuti alle diverse discussioni che si registrano, quotidianamente, in famiglia.
A Rossano, dopo la bella notizia, si augurano che il piccolo Gianfrancesco Spina possa alzare, nel corso della cerimonia di premiazione, la prestigiosa statuetta. Indescrivibile, infine, la gioia manifestata dai genitori di Gianfrancesco, dal papà Pietro alla mamma Pina Aloe, per la nomination del film in lizza per l’assegnazione del David di Donatello 2015.