Mauro Giancaspro è cittadino onorario di Cosenza
Chi l’ha conosciuto, o semplicemente incrociato, nel suo decennio cosentino alla guida della Biblioteca Nazionale di Cosenza, non può aver dimenticato la grande vivacità intellettuale di Mauro Giancaspro, l’instancabile voglia di fare, che trasferì nella ‘sua’ biblioteca re-inventandone il senso, da luogo di conservazione e fruizione di libri a vero e proprio centro di promozione culturale. Sono quelli gli anni – a cavallo tra gli Ottanta e i Novanta – in cui la Biblioteca cosentina è sede di mostre, di incontri culturali, di piccoli preziosi concerti, di tante iniziative che ne aprirono le porte anche ad una nuova utenza.
In questa premessa può racchiudersi il motivo per il quale il Consiglio comunale ha oggi conferito a Mauro Giancaspro la cittadinanza onoraria, un riconoscimento che viene dopo quello attribuito all’intellettuale napoletano dalla Giunta della sua città, dove per circa vent’anni, dopo la forgiante esperienza cosentina, e sino a conclusione della sua carriera, ha guidato la prestigiosa Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III.
Al Presidente dell’assise consiliare Luca Morrone, il compito di introdurre la cerimonia salutando in Mauro Giancaspro colui che “ha mantenuto sempre un legame con la nostra città, facendosi ambasciatore, artefici di ponti fra la tradizione culturale cosentina ed uno dei centri culturali più importanti d’Italia e dell’Europa intera, ovvero la sua Napoli”. Il ringraziamento di Morrone va a chi “dalla sua postazione di intellettuale illuminato e dinamico si è speso per la promozione culturale della città di Cosenza e dell’intero Meridione”.
Assente per impegni romani legati al suo ruolo nell’ANCI, il Sindaco Mario Occhiuto ha affidato al Presidente del Consiglio il suo messaggio per Mauro Giancaspro. “Cosenza è lieta – scrive il Primo Cittadino - di rendere omaggio a un operatore culturale che, nel suo percorso professionale all’interno di varie istituzioni presso le quali ha ricoperto incarichi di prestigio, ha saputo lasciare il segno dell’uomo appassionato alle cose, andando ben oltre l’adempimento, sempre lodevole, del semplice dovere”.
“Il decennio passato qui attraverso una partecipazione straordinariamente sentita nella quotidianità e nella storia locale – recita un altro passaggio del messaggio del Sindaco Occhiuto - ci porta oggi a tributargli gratitudine per essersi distinto come figlio acquisito, per avere stimolato, con il suo impegno, la crescita del nostro territorio. Con grande piacere, quindi, ringrazio i promotori di associazioni e istituzioni che hanno sottoscritto la richiesta della cittadinanza onoraria. Accanto alle opere materiali che apportano sviluppo, ogni luogo ha necessità di preservare le opere immateriali tramandate da personalità lungimiranti. Mauro Giancaspro, uomo illuminato e divulgatore di idee innovative, è una di queste personalità. A lui, cittadino onorario del capoluogo bruzio – conclude il Sindaco - va il mio grazie e quello dell’intera città di Cosenza”.
Ed è stato un coro di istituzioni, pubbliche e private, a chiedere a gran voce il conferimento della cittadinanza onoraria a Mauro Giancaspro, primo promotore Ottavio Cavalcanti che non ha fatto mancare la sua presenza e il suo saluto. Le ha volute giustamente citare nel suo intervento, quale consigliere relatore, Domenico Frammartino. La “Maria Cristina di Savoia” di Rende, Città futura, il Soroptimist club sezione di Cosenza, la FIDAPA di Rende, il Rotary Club Cosenza Nord, e poi ancora l’Archivio di Stato, l’Assessorato alla cultura della provincia di Cosenza, e anche la Galleria d’Arte il Triangolo, gli editori Rubbettino di Soveria Mannelli e Luigi Pellegrini di Cosenza, le tre biblioteche del capoluogo, la Nazionale, la biblioteca civica e quella provinciale. “Non è un dato di poco conto”, evidenzia il consigliere Frammartino che ripercorre in un appassionato intervento la storia professionale di Mauro Giancaspro, che inevitabilmente intreccia aspetti personali della sua vita. “Un talento – dice – che sembrava dovesse andare in direzione assolutamente diversa rispetto a quella che poi è stata la sua carriera”. Ma la passione vince sempre sopra ogni cosa e quella di Giancaspro, per i libri, ha segnato la sua vita, “la tenacia e la caparbietà lo portano a superare brillantemente il concorso per bibliotecario entrando così nei ruoli del Ministero per i Beni culturali”. Frammartino si sofferma sugli anni cosentini, quando Mauro Giancaspro non diresse ma “creò la Biblioteca Nazionale. In una sua intervista di molti anni dopo si legge « è stata per me una esperienza entusiasmante e straordinaria, formativa ed arricchente, che mi porterò dietro per tutta la vita, unica ed irripetibile..intendiamoci ho anche incontrato molti problemi e sofferenze, ma proprio per questa ragione una esperienza piena di grandissime soddisfazioni…». Se Mauro Giancaspro è diventato uno scrittore apprezzato, mi piace pensare - commenta Frammartino - che sia stato anche merito di quella stagione culturale, intensa, effervescente che Cosenza conobbe in quegli anni della sua permanenza ed alla quale prese parte attivamente da Direttore della Biblioteca ma anche da intellettuale onesto e stimato”. Non può non ricordare il grande amore per la lettura che Mauro Giancaspro esprime in ogni occasione, facendosene accorato promotore. “Nei suoi libri – è ancora Frammartino – c’è sempre un accorato appello al lettore a considerare il libro una presenza insostituibile ed irrinunciabile nella vita quotidiana, in ogni situazione, in ogni luogo. Un libro letto, che sia assaggiato o che sia masticato e digerito come dice Mauro Giancaspro, è sempre un incontro che può allargare orizzonti e che può, quindi, cambiare la vita”.
Gli anni di Cosenza sono anche nelle poche, sentite parole, di Maria Lucente. “Sono stata testimone diretta del gran bel lavoro fatto da Mauro Giancaspro. È vero, ricordo bene come Cosenza sia stata un combattimento, ma il suo lavoro ha lasciato una traccia profonda Tanti libri e pochissimi soldi, lì si è misurata la giocosa serietà di Mauro Giancaspro, che a Cosenza, a proposito del grande lavoro per la Biblioteca Nazionale, ha detto «mi sono fatto un cuore tanto». Ebbene, il cuore grande l’hai lasciato qui, a ognuno che ha seguito il tuo lavoro”.
E i collaboratori dell’epoca erano lì, in platea, a rendere omaggio al loro Direttore, ad esprimere con i sorrisi la loro grande soddisfazione. La stessa che ha espresso, nei suoi ringraziamenti conclusivi, e dopo la consegna formale del riconoscimento, un Mauro Giancaspro visibilmente emozionato. “Sono stati dieci anni indimenticabili e tutto è stato fatto grazie ai giovani, perché allora eravamo tutti giovani, che vi lavoravano. Gli stessi che oggi condividono con me questa enorme gioia. Ringrazio tutti i cosentini che hanno creduto in quello che noi abbiamo fatto alla biblioteca di Cosenza”. Non poteva poi non salutare la “sua” città con un appello alla lettura, “credo nella lettura come alimentazione, dello spirito e del corpo. E continuo ad avere l’idea della lettura come esercizio di libertà”.