Cambiamo Vibo, analisi e proposte per il porto di Vibo Marina
Il gruppo di lavoro costituito in seno al Comitato Civico "CambiAmo Vibo" arricchito dalle successive consultazioni con cittadini a Vibo Marina e nella sede del Forum delle Associazioni a Vibo città hanno discusso di possibili soluzioni sul Porto di Vibo Marina.
"L’infrastruttura - continua la nota del comitato - è bisognosa da anni di interventi straordinari di risistemazione delle banchine e di messa in sicurezza dell’intero bacino; questi interventi sono urgenti e sono realizzabili sulla scorta del Piano Regolatore del porto attualmente in vigore; fantasiose proposte della Camera di Commercio non sono realizzabili con l’attuale contesto normativo di legge, abbisognano di lunghissime fasi di autorizzazioni e quasi certamente di un nuovo Piano Regolatore Portuale".
Inoltre, "la gestione del Porto di Vibo Marina è oggi affidato dalla legge 84/94 e successive norme attuative alla Capitaneria di Porto che, per la sua natura, è inadatta a seguire lo scalo con profili manageriali; le ultime due Amministrazioni Comunali di Vibo avrebbero avuto la possibilità di modificare queste condizioni , ma , pur richieste, non hanno inteso farlo.
L’attuale Amministrazione Comunale non ha voluto attuare gli indirizzi politico-amministrativi contemplati dal piano strategico Comunale “ Vibofutura 2015” e dalla conseguente delibera del Consiglio Comunale del 16/2/2010 che definiva tra l’altro le opere prioritarie da proporre e far finanziare dallo Stato Italiano e dalla Regione Calabria".
Per il Comitato "tutta la politica Vibonese in ogni colore, con i suoi rappresentanti nelle Istituzioni Regionali e Nazionali , si è posta in modo subalterno alla Politica Regionale e Nazionale; non ha svolto alcuna attività seria per l’utilizzo delle somme a suo tempo stanziate per la messa in sicurezza dell’infrastruttura, giungendo persino a consentire che fossero dirottate su altri territori; il territorio di Vibo Marina e lo scalo portuale sono destinati dallo Stato e dalla Regione Calabria alla funzione principale dell’approvvigionamento carburanti; i depositi costieri da una parte pregiudicano le possibilità di sviluppo turistico del territorio,dall’altra sottopongono quotidianamente i Cittadini a rischi ambientali e tecnologici gravi ed ingenti".
Per CambiAmo Vibo, "dai depositi costieri deriva un beneficio allo Stato centrale e di seguito alla Regione Calabria in termini di accise pagate da Aziende che gestiscono traendo utili commerciali importanti; il tutto senza benefici all’Amministrazione Comunale di Vibo, alla quale non risultano assegnate compensazioni significative per i danni e i rischi sopportati dal territorio".
Ecco le proposte di “ CambiAmo Vibo”: l’Amministrazione Comunale, partendo dai contenuti della delibera di C.C del 16 febbraio 2010 dovrà coinvolgere tutte le rappresentanze politiche, Sindacali e Associative del territorio per aprire un tavolo di trattativa con il Governo Nazionale e Regionale finalizzato ad acquisire fondi statali e regionali".
Il Comune di Vibo "dovrà adoperarsi per favorire la delocalizzazione dei depositi costieri nella zona industriale di Porto Salvo facendoli rifornire tramite apposito campo boe a mare per: a) accrescere l’utilizzo del bacino portuale per le funzioni commerciali, del diporto, pescherecce e crocieristiche, b)ridurre i rischi ambientali e tecnologici; c) facilitare la riqualificazione , bonifica e messa in sicurezza del quartiere pennello,realizzando un accogliente Waterfront della città".
Ed ancora, 2assicurare la costruzione prioritaria delle opere di riqualificazione e messa in sicurezza della infrastruttura portuale recuperando idonei fondi statali previsti dalla legge 84/94; predisporre la banchina di riva, prevista dal Piano Regolatore Portuale vigente ( dalla banchina antistante la Capitaneria fino alla ex pinetina), da affidare alla gestione comunale perché possa essere consentita una vera relazione tra le attività sociali e commerciali cittadine e il porto; il tutto da finanziare con le somme disponibili presso la Società ViboSviluppo Spa;
- La gestione dello scalo portuale sia affidata all’Autorità portuale di Gioia Tauro che dispone delle potenzialità relazionali e finanziarie necessarie per realizzare gli obiettivi prefissi , ripetendo quanto già avviene per i porti calabresi di Corigliano, Crotone,Villa S. Giovanni e Palmi".